Oltre 1000 persone tra cui donne, uomini e 200 bambini, furono privati delle loro libertà, strappati
dalle loro case e lacerati nei loro affetti, colpiti nella dignità.
Arrestati e trattenuti nel Collegio Militare a Via della Lungara, furono ammassati su alcuni treni in
direzione dell’inferno quello di Auschwitz-Birkenau: si salvarono 15 uomini, una sola donna e nessun
bambino.
Abbiamo il dovere di coltivare la memoria perché è in grado di tenerci al riparo da derive razziste,
violente e antisemite.
Esprimo, a nome della Giunta regionale, la vicinanza e l’amicizia alla Comunità Ebraica romana e laziale,
nel giorno della commemorazione che ci vede tutti uniti nel condannare qualsiasi forma di odio».
dell’ottantesimo anniversario della deportazione degli ebrei romani.
Riceviamo e pubblichiamo