Il Circolo del Partito Democratico Civitavecchia e il suo Gruppo Consiliare formulano una piena e convinta solidarietà allo sciopero promosso per lunedì 10 luglio p.v. dalle categorie dei lavoratori metalmeccanici che aderiscono alla CGIL e alla UIL.
Lo sciopero, che ha motivazioni di carattere nazionale, si arricchisce a CivitavecchiaAMP di aspetti particolarmente significativi per il futuro che, pensiamo, debba avere il nostro modello di sviluppo.
Appare evidente che il Governo, guidato dalla destra, non ha alcun riguardo per gli interessi dei più deboli.
Lo dimostrano le azioni concrete che porta avanti. Le scelte compiute, in danno dei lavoratori e dei pensionati, sono ormai numerose ed esprimono senza riserve la direzione verso cui si intende procedere.
Bassi salari, politiche fiscali inique, diseguaglianze intollerabili, nessun piano di sviluppo concreto per l’industria del Paese, nessun sostegno per alleviare le sofferenze di quanti avvertono i morsi feroci di una inflazione che colpisce proprio quella parte di popolazione più esposta e fragile.
Nella nostra città, noi pensiamo e siamo convinti, che i processi inevitabili di transizione energetica e tutela ambientale non solo non siano in contraddizione con le ragioni del lavoro ma al contrario rappresentino l’unica strada per contrastare processi occupazionali negativi e promuovere con certezza persino nuove e maggiori occasioni di lavoro e di sviluppo.
Avevamo proposto e sostenuto, non a caso, l’idea di una “cabina di regia”, presso il Comune, che coinvolgesse istituzioni e forze sociali, al fine di coordinare più efficacemente le azioni, possibilmente condivise, di una intera città per gestire le situazioni di crisi e non arrendersi all’idea che le grandi scelte dello sviluppo vengano decise, al di fuori di un trasparente confronto democratico.
L’organismo, dietro nostra sollecitazione, si è costituito, ma è stato scarsamente utilizzato da una Amministrazione pigra e indolente.
Noi ci siamo, come sempre, a sostenere tutte quelle iniziative che vorranno affrontare, fuori da una
politica degli annunci a fini di propaganda, progetti concreti di sviluppo e a tutela dei lavoratori.
Di una cosa siamo certi. Non è con l’immobilismo e con le braccia conserte, in attesa di ciò che riserva il futuro, che si potranno affrontare con efficacia i tempi che verranno.
Riceviamo e pubblichiamo