Mozart e le sue donne: un concerto teatrale che emoziona e diverte, tra seduzione, follia e genio immortale.

Roma 18 ottobre 2025. Al Teatro Le Sedie, ieri sera, è andata in scena la prima de Le Donne di Mozart, uno spettacolo che ha registrato subito il tutto esaurito. Rimane soltanto la replica di questa sera, ma già si respira aria di piccolo evento. L’atmosfera era quella delle grandi occasioni, con il pubblico incantato da un lavoro che mescola teatro, musica e una sottile riflessione sulla condizione femminile vista attraverso gli occhi del genio di Salisburgo.Sul palco, un intreccio di voci, suoni e colori restituisce l’universo femminile di Mozart con un’eleganza barocca e un tocco di follia contemporanea.
Josko Conte è un Mozart intenso e magnetico, fragile e geniale insieme.

Accanto a lui, Francesca Stajno Briganti, la Coscienza di Mozart, domina con il silenzio, trasformandolo in parola e verità scenica.

Emanuela Mari, voce d’opera potente e sensibile, interpreta l’amante del genio con grazia struggente.

Marcia Sedoc, duchessa “in rosso”, sprigiona sensualità e ironia, mentre le duchessine Gabriella Zizzi e Tina Angrisani donano leggerezza e fascino al gioco teatrale.

Nel mosaico del cast risplendono Maria Caterina Catroppa, Arianna Cigni, Isabella Deiana, Stefania Di Santo, e Raffaello Sasson, mentre Nino Mallia, nel doppio ruolo del prete e del sarto, unisce ironia e misura, disegnando due figure memorabili.

A sigillare l’armonia dello spettacolo, il pianoforte di Maurizio Angelozzi, la cui musica non accompagna: respira, dialoga, e diventa cuore pulsante di ogni scena.

La regia costruisce un piccolo universo sospeso, dove la musica di Mozart diventa eco della mente e del cuore. I costumi – un trionfo di sete, merletti e parrucche bianche – non sono solo scenografia, ma linguaggio. Ogni colore racconta un’emozione, ogni dettaglio diventa simbolo: il rosso della passione, l’oro della gloria, il bianco della follia creativa.

Lo spettacolo alterna momenti comici e struggenti, in un continuo dialogo tra musica e teatro. Le voci si intrecciano come note di un quartetto, gli sguardi raccontano più delle parole. E quando sul finale Mozart resta solo, circondato dai fantasmi delle sue donne, cala un silenzio che profuma di verità.

Le Donne di Mozart non è solo un omaggio al genio, ma un viaggio dentro la fragilità di chi crea, di chi ama troppo, di chi vive nel confine tra luce e abisso. E in quel confine, forse, si nasconde la stessa magia che ancora oggi ci fa battere il cuore ascoltando le sue note.

Un successo meritato, costruito con intelligenza, passione e un raro equilibrio tra ironia e poesia. Il pubblico ha applaudito a lungo, quasi con gratitudine. Perché certe sere, a teatro, capita ancora di sentirsi vivi.

Per chi vuole il dietro-le-quinte, ecco un piccolo viaggio nella poesia della scena: leggi l’articolo su Talk City : Ogni giorno è una storia | Francesca Stajno Briganti, la scena come destino

Non perdere la magia della replica di stasera.

E per chi non c’era, c’è ancora un’ultima occasione. Questa sera, al Teatro Le Sedie, Le Donne di Mozart torneranno a vivere tra musica, ironia e poesia. Pochissimi posti ancora disponibili, ma vale ogni istante, ogni battito, ogni respiro condiviso. Non è solo uno spettacolo: è un incontro con l’anima del genio e con quella parte di noi che, come Mozart, cerca ancora la nota perfetta per dire “sono vivo”.

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