Dagli esordi al Teatro della Cometa fino al successo con Le Donne di Mozart, in scena al Teatro Le Sedie il 17 e 18 ottobre: Francesca si racconta a TalkCity WebRadio con Dino Tropea.
Ci sono destini che non si cercano: ti trovano loro, quando meno te lo aspetti. Così è iniziata la storia di Francesca Stajano Briganti, attrice, regista e autrice, che oggi porta in scena Le Donne di Mozart al Teatro Le Sedie di Roma.
Durante l’intervista a Ogni giorno è una storia su TalkCity WebRadio, condotta da Dino Tropea, Francesca torna con la memoria a quel giorno in cui tutto cominciò.
«Al Teatro della Cometa c’era un registro: se siete interessati, lasciate nome e numero. Allora non c’erano i cellulari, io scrissi il mio indirizzo di casa. Poco dopo mi chiamò Claudio Boccaccini, accettai l’invito alla prima lezione di prova. Da quel momento non mi sono più fermata».

Da quel primo segno a matita è nata una carriera costruita con studio e sacrificio. Laureata in legge, non ha mai ritirato il diploma: la scena l’aveva già scelta.
«Ho studiato con Giuliano Basilico, con Giancarlo Sepe etc. Non esistono scorciatoie. Bisogna studiare, confrontarsi con i maestri, mettersi in gioco. Un attore non deve mai smettere di imparare».
Il suo modo di raccontarsi è diretto, senza fronzoli. Parla dell’attore come di un artigiano:
«È un mestiere che si costruisce giorno dopo giorno. Si cresce, si sbaglia, si riparte. Non si arriva mai. Il mondo cambia e bisogna restare sul pezzo».

Oggi i social possono aiutare, dice, ma vanno usati con consapevolezza.
«Non devono sostituire la realtà. Arriva sempre il momento in cui sei di scena, i riflettori si accendono, e lì non puoi fingere. Lì conta solo ciò che hai dentro».
Francesca ha attraversato teatro, cinema, televisione e musica. Ha vinto premi, nazionali ed internazionali, scritto testi, diretto spettacoli, ma non ha mai perso la voglia di mettersi in gioco.
«La paura non passa mai. Ma se non tremi un po’, vuol dire che non stai più sognando».
Quando le chiedo se si sente una vincente, sorride e cita Nelson Mandela:
«Un vincente è un perdente che non si è mai arreso». E in quella frase cripetuta due volte ’è la chiave di tutto.

Negli ultimi anni, Francesca ha trovato una nuova casa artistica: Mozart. Ha scritto, diretto e interpretato Le Donne di Mozart, un viaggio teatrale che racconta le muse, le amanti e le figure femminili del genio di Salisburgo. Sul palco con lei, un cast intenso: Josko Conte, Marcia Sedoc, Emanuela Mari, Arianna Cigni, Stefania Di Santo, Maria Caterina Catroppa, Isabella Deiana, Nello Mallia e Tina Angrisani, con le musiche dal vivo al pianoforte di Maurizio Angelozzi.
«Mozart per me è una forma d’amore. Le sue donne sono ironiche, fragili, vive. In ognuna di loro c’è qualcosa di me».
Le Donne di Mozart andrà in scena il 17 e 18 ottobre al Teatro Le Sedie, in Via Veientana Vetere 51, Roma. Le serate sono quasi sold out, segno che il pubblico ha voglia di emozione vera, di storie sincere, di arte che sa ancora toccare il cuore.

Quando le luci si abbassano e il sipario si chiude, resta solo una voce che dice:
«Sogno di continuare a emozionarmi. Finché mi emoziono, sono viva».
La storia di Francesca Stajano Briganti non parla solo di teatro, ma di resilienza, rinascita e autenticità. È la storia di una donna che ha trasformato le cadute in lezioni, la paura in forza e la fatica in arte.
C’è stato un momento in cui aveva pensato di smettere, ma poi arrivò il Covid. Il silenzio dei teatri, l’assenza del pubblico, quell’“astinenza forzata” le hanno fatto capire che la scena era parte di lei. E così è tornata, più viva di prima.
Ogni giorno è una storia perché racconta proprio questo: la vita vera dietro le luci, quella di chi non si arrende e continua a provarci.
Francesca non rappresenta solo l’attrice, ma l’essere umano che sceglie di ricominciare, ogni volta. Ed è lì che capisci che non è solo teatro. È vita che si rinnova, nota dopo nota, donna dopo donna.
Per conoscere le date future degli spettacoli, seguite Francesca Stajano Briganti sui suoi social: è lì che annuncia sempre le nuove repliche, le tournée, le anteprime.
Dino Tropea. TalkCity.it Redazione
