Separazione tra genitori vista dagli occhi di una figlia. La testimonianza toccante di Erika Aramini apre un varco sul mondo spesso silenzioso dei ragazzi coinvolti.
C’è un punto cieco nelle storie di separazione. Un angolo poco illuminato, dove spesso restano le voci più fragili: quelle dei figli.
Nella nuova puntata di Ogni giorno è una storia, andata in onda su TalkCity Web Radio, è stata Erika Aramini a raccontare cosa significa crescere “tra due fuochi”, quando l’amore dei genitori si spezza, ma non l’amore verso di loro.
Erika ha vissuto da dentro una separazione che – per paradosso – ha portato con sé anche un senso di sollievo.
“Desideravo il divorzio dei miei genitori. Vederli insieme era peggio”, ha spiegato in diretta, ricordando gli anni vissuti in un clima familiare carico di tensione. Nessuna violenza, ma lacerazioni costanti. “Litigavano sempre. Fin da quando ero piccolissima”.
A sorprendere però è stato il modo in cui i genitori, una volta giunti alla decisione di separarsi, hanno gestito il cambiamento: un solo avvocato, lo stesso per entrambi. E al centro, nessuna contesa: solo i figli.
“Ci hanno lasciato liberi di scegliere con chi vivere. Non hanno fatto pressioni. Questo ha fatto la differenza”.

Dopo una prima fase con la madre, Erika e il fratello – più piccolo di sette anni – hanno scelto di restare a vivere con il padre, per non stravolgere scuola e ambiente.
“Ma il legame con nostra madre è rimasto forte. Abbiamo sempre potuto decidere quando e quanto vederla. Nessuno ci ha mai detto ‘scegli me’”.
È la storia di una separazione sana. Non indolore, ma affrontata con maturità.
“Dopo la separazione, i miei genitori hanno smesso di riversare rabbia l’uno sull’altro. Era come se finalmente si potesse respirare”.

Eppure, anche nei casi più virtuosi, il dolore resta.
“C’è un senso di colpa che ti accompagna. Se stai più con uno, temi che l’altro soffra. Ma il messaggio che vorrei dare è questo: non bisogna reprimere. Parlate, apritevi, cercate aiuto. Anche andare in terapia può fare la differenza.“
Erika ha partecipato a programmi televisivi, portando la voce di una generazione segnata da genitori divisi.
“Tutti i miei amici hanno genitori separati. Ma nessuno chiede ai figli cosa provano davvero. Siamo esseri umani, non estensioni dei genitori”.

L’intervista, condotta su Talk City, si è chiusa con un messaggio forte rivolto agli adulti:
“Non usate i figli come leva nella separazione. Metteteli al centro, ma non come premio da conquistare. Lasciateli liberi di amare entrambi”.
Quella di Erika è una testimonianza che parla chiaro. Ai genitori ricorda che i figli, anche quando tacciono, sentono tutto. E ai ragazzi dice che c’è sempre un modo per uscirne, più forti di prima.
Se hai seguito questo ciclo, lo sai: qui non si parla solo di divorzi, ma di vite vere. Di scelte difficili, di silenzi rotti a fatica, di figli che cercano pace mentre il mondo degli adulti si sgretola.
Puntata dopo puntata, abbiamo messo al centro chi di solito resta ai margini: i bambini, i ragazzi, ma anche quei genitori che cercano di fare la cosa giusta, anche quando tutto brucia.

E se ancora non le hai lette o ascoltate, è il momento di farlo. Vai a recuperarle. Ogni voce ha qualcosa da dire anche a te. C’è Christian, un padre che vede suo figlio due ore a settimana. Ci sono avvocati che hanno scelto di non alimentare guerre. C’è Erika, che da figlia ci ha detto cosa significa crescere tra due fuochi, senza smettere mai di amare.
Queste storie non sono solo racconti. Sono specchi. Qualcosa ti toccherà, qualcosa ti farà pensare, qualcosa magari ti aiuterà.

E se anche una sola di queste storie ti resterà dentro, allora avremo fatto bene il nostro mestiere: raccontare non per giudicare, ma per capire. Perché ogni giorno è una storia. Ma certe storie possono cambiarti la giornata. O anche la vita.
Dino Tropea TalkCity.it Civitavecchia
Dino Tropea è scrittore e autore di tre libri: Lasciato Indietro (Armando Editore), Ombre e Luci di un Cammino (Laura Capone Editore) e Il regno sommerso di Coralyn (VJ Edizioni Milano). La sua scrittura, empatica ed evocativa, intreccia narrativa, poesia e riflessione sociale, con un’attenzione particolare ai temi della resilienza, della memoria e della speranza.
Oltre all’attività letteraria, è redattore per Mondospettacolo.com e TalkCity.it, dove racconta eventi, musica, teatro e cultura con uno stile coinvolgente e appassionato. Cura progetti editoriali come curatore letterario e conduce programmi radiofonici che danno voce a storie di rinascita, arte e impegno sociale.
Per conoscere meglio il suo percorso, leggere i suoi articoli e seguire le sue attività, è possibile visitare dinotropea.it, punto di accesso ai suoi profili social ufficiali.
