Se per il primo “Diabolik” i due Maestri avevano scelto un impianto orchestrale, stavolta il commento musicale è ispirato alle sonorità del progressive italiano dei primi anni ’70. Fra synt analogici, mellotron, archi, tempi dispari e complessi incastri melodico-armonici, Pivio e Aldo De Scalzi riconfigurano le atmosfere del film su quelle che hanno caratterizzato uno dei periodi più proficui ed emozionanti della musica italiana, anche a livello internazionale.
Modera l’incontro il critico cinematografico Francesco Lomuscio.