Tra tessuti preziosi, giovani talenti e cooperazione culturale: l’eleganza diventa ponte tra Italia e Filippine

Ci sono serate che restano incise come un segreto prezioso.

Nei giardini liberty dell’Ambasciata delle Filippine, il Villino Pacelli ha fatto da cornice a un incontro tra moda e diplomazia,

dove la Maiani Accademia Moda, guidata da Maria Maiani, ha presentato la Collezione White.

Non una semplice sfilata, ma un dialogo tra culture, generazioni e tradizioni che si sono intrecciate sotto le stelle romane.

La location stessa parlava di armonie sottili: architetture d’inizio Novecento che custodiscono storia, accogliendo ospiti illustri e rappresentanze diplomatiche.

In questo spazio sospeso, gli abiti della collezione si sono mossi come visioni di purezza, un omaggio silenzioso al maestro Giorgio Armani, la cui recente scomparsa aleggiava tra gli sguardi commossi.

Quelle linee bianche, leggere e rigorose, sembravano un filo che collegava la sua lezione di sobrietà con il futuro dei giovani creativi.

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Quarantaquattro outfit hanno raccontato storie attraverso fibre antiche e nobili: la piña, ricavata dall’ananas e riconosciuta patrimonio UNESCO, e le fibre di banana, leggere e resistenti.

Tessuti che non sono solo materia, ma identità. Bianchi che sfumavano dall’avorio al ghiaccio, origami di tessuto, trasparenze, geometrie, petali sospesi.

Abiti che non si limitavano a vestire, ma a narrare: la moda come lingua universale capace di evocare radici e rinascita.

Dietro a questa visione c’è la forza della Maiani Accademia Moda, da oltre trentacinque anni fucina di talenti.

Maria Maiani ha trasformato la passerella in un laboratorio di futuro, mostrando anche creazioni nate dal recupero creativo, come cappelli e accessori ricavati da pannelli pubblicitari reinventati con la tecnica del kirigami.

Un gesto che insegna ai giovani che la moda non è solo lusso, ma responsabilità, coscienza, sperimentazione.

Accanto agli applausi del pubblico, hanno risuonato le parole delle istituzioni. L’Ambasciatore delle Filippine Nathaniel Imperial ha ringraziato per un incontro che rafforza il dialogo e l’amicizia tra i Paesi-

mentre l’Assessore al Turismo, Sport e Moda di Roma, Alessandro Onorato, ha sottolineato come la città debba continuare a essere culla e trampolino per i nuovi talenti.

A dare respiro ulteriore alla serata, la musica di Gabriel Gabri Sarniento, che con le sue note ha avvolto il pubblico in un’atmosfera onirica: “La musica non è parola, è vita. È nata per la condivisione.” Le sue melodie hanno intrecciato i tessuti bianchi, rendendo l’evento un’esperienza multisensoriale.

La sfilata della Maiani Accademia Moda non è stata solo un momento di bellezza, ma un atto di cooperazione culturale.

Roma e Manila si sono incontrate in un abbraccio di eleganza e amicizia, dimostrando che la moda può essere ambasciatrice di speranza, ponte tra popoli e strumento di diplomazia.

Alla fine, ciò che resta non è un vestito né una nota, ma la sensazione di aver assistito a un incontro vero, un filo bianco che lega culture diverse e guarda al futuro con gratitudine e coraggio.

Dino Tropea. Redazione TalkCity.it

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