“L’amore, le armi: Enea eroe moderno” Cavea del Parco della Musica 20 settembre 2022

schedule
2022-09-16 | 09:23h
update
2022-11-07 | 15:46h
person
talkcity.it
domain
talkcity.it

“L’AMORE, LE ARMI: ENEA, EROE MODERNO”
Da Eneide di Publio Virgilio Marone nella traduzione di Mario Ramous

Pubblicata da Marsilio e rivista da Dario Del Corno
In collaborazione con Editori Laterza
e con la Direzione Artistica di Piero Maccarinelli
Con Viola Graziosi, Graziano Piazza

musica Rita Marcotulli, Stefano Saletti & La Banda Ikona
intervento storico critico Andrea Marcolongo

regia Piero Maccarinelli
produzione Qacademy Impresa Sociale
martedì 20 settembre 2022

Cavea del Parco della Musica “Ennio Morricone”
in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma.

“L’amore, le armi: Enea, eroe moderno” da Eneide di Publio Virgilio Marone nella traduzione di
Mario Ramous pubblicata da Marsilio e rivista da Dario Del Corno, è lo spettacolo che – martedì 20
settembre alle 21.00 presso la Cavea del Parco della Musica “Ennio Morricone” – racconterà uno
straordinario percorso.

La rappresentazione si affida alle voci di Viola Graziosi e Graziano Piazza, alle musiche eseguite da Rita Marcotulli e Stefano Saletti & la Banda Ikona, alla testimonianza della scrittrice Andrea Marcolongo, con la regia di Piero Maccarinelli, grazie alla collaborazione con Editori Laterza, che aiuteranno gli spettatori a contestualizzare Enea e le sue vicende.

LO SPETTACOLO

Virgilio declina in Enea l’amore in tutte le sue espressioni: da quello filiale e paterno (Ascanio, detto
anche Julo, e Anchise) portati in salvo da Troia in fiamme, a quello coniugale (Lavinia) fino alla passione
carnale e sensuale per Didone, abbandonata in nome di un impegno morale più alto, la fondazione di
Roma e la creazione di una nuova stirpe, la Gens Julia.

Pubblicità

Enea è l’uomo giusto e il politico saggio che assolve ad una responsabilità più grande, complesso è quindi il rapporto con i nemici a cominciare da Turno e da Lauso, figlio di Mezenzio. Con Eurialo e Niso Virgilio racconta mirabilmente la forza dell’amicizia e di un amore che solo la morte può fermare.

Nell’incontro con Andromaca, Enea rivive la tragica fine di Troia e sente tutto il peso del suo destino,
vorrebbe fermarsi, ma non è ancora tempo di pace. A Cuma Enea incontra la Sibilla che gli preannuncia
preannuncia guerre sanguinose in Italia, ma lo incoraggia.

Enea, pronto ad affrontare i nuovi pericoli, chiede alla Sibilla di accompagnarlo nel regno dei morti, fino a riabbracciare suo padre Anchise. Anche gli Dei nell’Eneide conoscono la passione e si schierano con i loro protetti, ma anch’essi devono sottostare al Fato che ha scritto la vittoria di Enea e la fondazione di Roma: Venere chiede a Vulcano di forgiare le armi per il figlio Enea, Giunone cerca in tutti modi di ostacolare Enea, Giove si pone come garante del compimento del Fato.

Pietas e onore, furore e orgoglio, il peso di un destino da compiere e il desiderio di pace, giustizia e
misericordia, la responsabilità sociale e morale: le virtù di Roma.
Enea non è solo un eroe, è soprattutto il più umano degli eroi. Conosce la pietas e la compassione, ma ha
ben chiaro che per governare bisogna sconfiggere i nemici.

Insomma, Enea fondatore di Roma e L’Eneide come punto di partenza e speriamo di arrivo di una riflessione sulla tolleranza e l’empatia non inutilmente buoniste, anzi consapevoli della necessità dei conflitti per arrivare ad una pace e ad un governo che basi la sua forza proprio su tolleranza ed empatia.

Scrive Andrea Marcolongo: “Se in tempo di pace e di prosperità chiediamo a Omero d’insegnarci la
vita, a ogni rivolgimento  della Storia dovremmo deporre Iliade e Odissea e affrettarci a riprendere in
mano l’Eneide. 

https://ilasnet.orgAMP
Pubblicità

Impronta
Responsabile per il contenuto:
talkcity.it
Privacy e Condizioni di utilizzo:
talkcity.it
Sito mobile tramite:
Plugin AMP di WordPress
Ultimo aggiornamento AMPHTML:
24.04.2024 - 10:08:21
Utilizzo di dati e cookie: