Girato anche sul Lago di Bracciano, rappresenterà l’Italia alla 98ª edizione degli Academy Awards. La notizia è ufficiale: lo ha annunciato l’ANICA.

Foto: www.anica.it/

Il cinema italiano ha scelto il suo ambasciatore per gli Oscar 2026.

A rappresentare il nostro Paese sarà “Familia”, il film di Francesco Costabile, regista calabrese noto per il suo sguardo intenso e umano.

Un’opera intima e potente, che ha trovato parte delle sue atmosfere proprio sulle rive del Lago di Bracciano, dove alcune scene sono state girate nei mesi scorsi.

A confermare la designazione è stata l’ANICA – Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali – che il 23 settembre 2025 ha reso nota la decisione del Comitato di Selezione.

Il gruppo, riunitosi presso la sede romana dell’associazione, era composto da figure autorevoli come Gabriele Muccino, Micaela Fusco, Simona Paggi, Alessandra Magliaro, insieme ad altri professionisti del settore, e si è espresso alla presenza di un notaio.

Secondo quanto si legge nel comunicato ufficiale ANICA, “Familia” rappresenterà l’Italia nella categoria “International Feature Film Award” alla 98ª edizione degli Academy Awards, in programma il 15 marzo 2026 a Los Angeles.

Il film entrerà ora nella corsa alla shortlist dei quindici titoli che l’Academy renderà noti il 16 dicembre. Le eventuali nomination ufficiali verranno poi annunciate il 22 gennaio.

Il comitato, come specificato dalla nota ANICA, ha tenuto conto di diversi fattori: dalla qualità narrativa al potenziale internazionale, fino alla distribuzione del film.

Una scelta dunque ragionata e strategica, che mette in evidenza il valore artistico dell’opera di Costabile, già apprezzata nei circuiti di festival.

Per chi vive a Bracciano, e più in generale per il territorio del lago, questa designazione è anche una piccola vittoria.

Vedere scorci familiari in una pellicola candidata agli Oscar è una forma di riconoscimento simbolico che nutre identità e orgoglio locale. I luoghi che abitiamo, a volte, finiscono per raccontare storie universali.

Ora “Familia” affronterà la sfida di conquistare l’attenzione della commissione internazionale. Ma intanto porta con sé un pezzo d’Italia, e anche un pezzo di Bracciano. E questa è già una storia che vale la pena raccontare.

Chissà che ora, come accaduto per altri film o serie, non si crei proprio un turismo legato al film, anche in ragione delle nomination o – perché no – di una eventuale premiazione.

Negli anni, il cinema italiano ha saputo accendere i riflettori su luoghi che poi sono diventati vere mete di turismo emozionale.

È successo con Farnese, legata al celebre Pinocchio di Comencini, con la Sicilia di Montalbano e i suoi borghi barocchi come Scicli e Punta Secca, con Arezzo grazie a La vita è bella, fino a Crema, riscoperta dal pubblico internazionale dopo Call Me by Your Name.

Ogni storia ha lasciato una scia di passi, macchine fotografiche e sguardi innamorati che cercano, nei luoghi del film, un frammento di quella magia.

Dino Tropea. TalkCity.it Redazione

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Dino Tropea è scrittore e autore di tre libri: Lasciato Indietro (Armando Editore), Ombre e Luci di un Cammino (Laura Capone Editore) e Il regno sommerso di Coralyn (VJ Edizioni Milano). La sua scrittura, empatica ed evocativa, intreccia narrativa, poesia e riflessione sociale, con un’attenzione particolare ai temi della resilienza, della memoria e della speranza.

Oltre all’attività letteraria, è redattore per Mondospettacolo.com e TalkCity.it, dove racconta eventi, musica, teatro e cultura con uno stile coinvolgente e appassionato. Cura progetti editoriali come curatore letterario e conduce programmi radiofonici che danno voce a storie di rinascita, arte e impegno sociale.
Per conoscere meglio il suo percorso, leggere i suoi articoli e seguire le sue attività, è possibile visitare dinotropea.it, punto di accesso ai suoi profili social ufficiali.

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