Domani il film “L’ombra di Caravaggio” verrà presentato alla Festa del Cinema di Roma. Il mistero sulla morte del pittore… fu ucciso a Palo?

Il grande artista Michelangelo Merisi detto Caravaggio non sarebbe morto malato e febbricitante a Porto Ercole in Toscana il 18 luglio del 1610 come narrano i libri di storia, ma sarebbe stato ucciso sul litorale tra Palo e Civitavecchia.

Questa è la tesi che il regista e attore Michele Placido abbraccia nel suo ultimo film “L’ombra di Caravaggio” che sarà presentato in anteprima domani alla Festa del cinema di Roma. Riccardo Scamarcio veste i panni dell’artista maledetto dall’intricata e avventurosa esistenza, impersonandone le profonde contraddizioni e l’impenetrabile tormento.

Michele Placido si ispira ai libri dello storico napoletano Vincenzo Pacelli che racconta una verità diversa da quella tradizionale sulla fine di Caravaggio, indicando il litorale tra Palo e Civitavecchia come il luogo della probabile uccisione del pittore.

Di certo c’è che una tomba di Caravaggio non è mai esistita. Misteriose sono le cause di quella morte solitaria. I biografi antichi sono vaghi, c’è chi parla di febbri, chi di malaria, chi si limita a indicare una generica malattia.

Pacelli, pur riconoscendo di non avere una certezza documentale, avanza la tesi secondo cui Caravaggio è stato ucciso nel castello di Palo su iniziativa dell’Ordine di Malta con il tacito assenso della Curia romana. Il suo corpo è stato fatto sparire, probabilmente in mare, per poi far circolare notizie non vere sulla sua fuga in Toscana.

Tanto più, notava lo studioso che uno dei suoi biografi contemporanei, il medico Giulio Mancini, scrive che il pittore è morto a Civitavecchia, “ma su quel documento il termine è cancellato e poi da altri corretto in Porto Ercole”.

Mancini parla anche di morte “violenta”, argomenta Pacelli. Ci sarebbe stata, insomma una mistificazione della storia, una fake news diremmo oggi. Così come sarebbe un falso, anche di questo era convinto Pacelli, il documento ritrovato nel 2001a Porto Ercole che attesta la morte di Caravaggio nel centro toscano arretrandola di un anno (al 18 luglio 1609).

“Tante bugie per coprire un delitto”, sottolineava lo studioso morto nel 2014. Tesi che da tempo a Ladispoli gli esponenti dell’associazione “Sui passi di Caravaggio” sostengono. 

   In attesa di altri frammenti di verità che potrebbero arrivare dagli archivi, il dibattito resta aperto. Quattro secoli dopo, la morte del grande Caravaggio è ancora un mistero.

Non resta che guardare il film di Placido che vanta un cast internazionale di grande livello, composto tra gli altri daIsabelle Huppert, Alessandro Haber, Moni Ovadia, Micaela Ramazzotti e Vinicio Marchioni.

C. O.

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