Giacomo De Vito (PD): “Per il concertone di Capodanno norme non rispettate”
<<Il Partito Democratico di Ladispoli, insieme a tutta l’opposizione unita, da tempo denuncia l’uso scorretto della Pro Loco da parte dell’Amministrazione comunale.
Lo ha fatto attraverso post, in consiglio comunale e rivolgendosi agli organi preposti.
La modalità è ormai consolidata: l’Amministrazione concede un contributo alla Pro Loco per l’organizzazione dei grandi eventi (come per esempio il Summer fest o il Capodanno).

In un anno sono stati concessi senza alcuna gara più di 1 milione e 400mila euro.
Una cifra sicuramente spropositata e fuori da ogni logica considerato che in altri Comuni gli artisti hanno avuto costi più bassi e visto anche lo stato in cui riversa Ladispoli con buche e decoro trascurato
Colpisce che in uno degli ultimi eventi il cantante era già scelto e tutto era deciso e la Pro Loco era ridotta a solo pagatore di tutto, senza che ci fosse stata una gara come prevede la legge.

Per il Capodanno prossimo la continua insistenza dell’opposizione sembrava aver dato i suoi frutti.
Il comune di Ladispoli infatti ha fatto uscire un bando “aperto” per la concessione di 400.000 euro.
Una volta però che si vanno a leggere i requisiti di partecipazione e l’assegnazione si capisce che il Bando aperto non è.
Possono presentare domanda solo le Associazioni culturali con sede a Ladispoli o operanti a Ladispoli da due anni.

Inoltre, viene dato un punteggio extra a chi ha già organizzato eventi simili.
Le previsioni di chi avrebbe vinto il bando erano scontate e ovvie.
In particolare, la territorialità è un vincolo che rende l’atto illegittimo in quanto “tale disposizione è idonee a produrre un iniquo vantaggio a favore degli operatori economici locali”.
Questo non lo dice il PD, non lo dice l’opposizione di Ladispoli ma l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione).

Bene, quindi, che l’opposizione si è mossa con la richiesta di annullamento preventivo.
Questo è stato fatto per tutelare prima di tutto il Comune e l’Amministrazione tutta e per ristabilire i principi cardine della pubblica amministrazione come: efficacia, efficienza e trasparenza.
Le illazioni del Sindaco su eventuali coinvolgimenti di amici e parenti che volevano partecipare al bando sono false e prive di fondamento.

Come è priva di fondamento la possibilità di querelare per diffamazione chi ha pubblicato post su questo tema.
Alla fine il bando, come tutti avevano previsto, è stato aggiudicato alla Pro Loco. Le norme non sono state rispettate e Ladispoli spenderà di più.>>
Giacomo De Vito. Partito Democratico Ladispoli
Riceviamo e pubblichiamo

