Il 6 dicembre 2025, è stata inaugurata la nuova sede del Nucleo di Protezione Civile di Ladispoli, in via Fratelli Bandiera. La struttura — da oggi intitolata a Salvatore Zingale — è stata presentata davanti a istituzioni, volontari, familiari e comunità.
L’idea dell’intitolazione — anticipata già a giugno scorso dalla delibera della commissione topografica comunale — nasce come gesto di riconoscimento verso Zingale, per molti “Sasà”, scomparso nel febbraio del 2025.
Durante la cerimonia Daniela Marongiu — Assessore alle Attività produttive — ha voluto sottolineare che non si tratta di un semplice nome su un edificio, ma di un tributo al suo esempio di servizio, dedizione e umanità.
Erano presenti rappresentanti delle forze dell’ordine locali e di comuni vicini, esponenti delle associazioni di volontariato, amici delle “armi” e, soprattutto, la moglie e la figlia di Zingale.
Non è mancata la benedizione affidata al sacerdote locale, a suggello dell’omaggio collettivo.
Salvatore Zingale, è stato una figura simbolo del volontariato a Ladispoli. Ex carabiniere, con alle spalle anni di servizio nell’Arma, aveva scelto di continuare a donarsi alla comunità indossando i colori della Protezione Civile.
Era diventato responsabile operativo del gruppo comunale, punto di riferimento per colleghi e cittadini nei momenti più delicati.
Ma non solo: era anche istruttore BLSD, sommozzatore, formatore, sempre in prima linea in emergenze e attività di prevenzione.
Serio, generoso, umano, ha saputo unire la disciplina militare al calore del servizio civile. Quando è scomparso, nel febbraio 2025, la città ha perso un uomo vero.
Ma il suo esempio resta: saldo, forte, visibile ora anche in quella sede che porta il suo nome.
Per tanti cittadini di Ladispoli, quella che oggi si apre non è solo una nuova sede operativa. È uno spazio che racchiude impegno, memoria e futuro.
Un luogo che nasce per coordinare interventi, gestire emergenze e formare nuovi volontari, ma che al tempo stesso racconta una storia fatta di dedizione silenziosa, di mani tese senza clamore.
Portare il nome di Salvatore Zingale rende questo edificio un simbolo vivo. Ricorda a tutti che il volontariato non è un gesto isolato, ma una scelta continua.
Una traccia lasciata sul territorio da chi ha servito con umiltà, e un invito per chi, domani, vorrà fare lo stesso. In questo senso, la nuova sede è anche una promessa: quella di una comunità che non dimentica e che sceglie di camminare sulle orme del bene.
Dino Tropea TalkCity.it Ladispoli
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Dino Tropea è scrittore e autore di tre libri: Lasciato Indietro (Armando Editore), Ombre e Luci di un Cammino (Laura Capone Editore) e Il regno sommerso di Coralyn (VJ Edizioni Milano). La sua scrittura, empatica ed evocativa, intreccia narrativa, poesia e riflessione sociale, con un’attenzione particolare ai temi della resilienza, della memoria e della speranza. Oltre all’attività letteraria, è redattore per Mondospettacolo.com e TalkCity.it, dove racconta eventi, musica, teatro e cultura con uno stile coinvolgente e appassionato. Cura progetti editoriali come curatore letterario e conduce programmi radiofonici che danno voce a storie di rinascita, arte e impegno sociale. Per conoscere meglio il suo percorso, leggere i suoi articoli e seguire le sue attività, è possibile visitare dinotropea.it, punto di accesso ai suoi profili social ufficiali.
Dino Tropea è scrittore e autore di tre libri: Lasciato Indietro (Armando Editore), Ombre e Luci di un Cammino (Laura Capone Editore) e Il regno sommerso di Coralyn (VJ Edizioni Milano). La sua scrittura, empatica ed evocativa, intreccia narrativa, poesia e riflessione sociale, con un’attenzione particolare ai temi della resilienza, della memoria e della speranza.
Oltre all’attività letteraria, è redattore per Mondospettacolo.com e TalkCity.it, dove racconta eventi, musica, teatro e cultura con uno stile coinvolgente e appassionato. Cura progetti editoriali come curatore letterario e conduce programmi radiofonici che danno voce a storie di rinascita, arte e impegno sociale.
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