Craft
La città di Ladispoli ha un evidente e forte legame con il mondo del cinema italiano. Basti pensare a “Piazza Rossellini”, intitolata a uno dei padri del neorealismo italiano perché palcoscenico dei suoi celebri film e cortometraggi.
Tra le realtà presenti che fanno del cinema strumento di divulgazione di temi sociali e di riflessione sul mondo, vi è la Jolly Roger Arts & Crafts APS. L’associazione mira a promuovere il cinema indipendente, collaborando con giovani cineasti e artisti del territorio.
Quando nasce la Jolly Roger e qual è l’obiettivo che vi siete posti quando avete deciso di mettere in piedi questa realtà?
“La Jolly Roger è nata come punto di ritrovo di filmakers e giovani professionisti che si supportavano mettendo in campo le proprie competenze.
Da questa rete di persone è nato poi un gruppo consolidato in un’associazione prima culturale e poi a promozione sociale, dove ci siamo voluti dare una struttura più definita, con tanto di statuto e manifesto ideologico.
L’obiettivo era sicuramente quello di costruire una grande rete di persone in grado di creare belle opere ed essere indipendenti”.
Lo scorso 18 giugno avete inaugurato l’Etruria Indie Film Short Festival: da dove è nata l’idea e cosa vi ha lasciato questa esperienza?
“Tanta consapevolezza del fatto che tra le persone c’è di nuovo voglia di cinema, di vederlo e di parlarne. Eventi del genere in questo territorio mancavano e noi siamo stati contenti di aver scelto Ladispoli come cornice per una serata così importante per noi.
Questo, infatti, voleva essere un modo per festeggiare un anno di lavoro come APS per la Jolly Roger”.
Oltre al blog online avete da poco iniziato a coltivare l’idea di una rivista cartacea semestrale, il cui primo numero è uscito da poco. Spicca la presenza del vostro “Manifesto”, di cui avete parlato prima. In cosa vi ritenete “avanguardisti”?
“Sicuramente il manifesto definisce un’identità “originale” nel senso che chiarisce la nostra tradizione culturale, il nostro immaginario e anche una nostra etica del lavoro.
Per quanto riguardo il blog abbiamo sentito l’esigenza di portarlo su carta perché per quanto crediamo nella potenza del digitale, siamo convinti che l’analogico abbia ancora un alto impatto sulle persone.
Volevamo che i nostri lettori avessero qualcosa da tenere fra le mani di concreto, con una summa dei primi sei mesi del lavoro del blog”.
Appare evidente la vostra coesione nel puntare sulla crescita di questo progetto. Quali sono i vostri prossimi obiettivi?
“Primo fra tutti l’obiettivo è quello di continuare a crescere artisticamente e professionalmente, di proseguire con i progetti già avviati e lavorare sul farne partire di nuovi.
Dal giorno dopo il festival, infatti, ci siamo rimessi a lavoro per ricominciare a pubblicare sul nostro blog. Stiamo inoltre ricostituendo il circolo di sceneggiatura cui abbiamo dato vita lo scorso inverno e stiamo lavorando a nuovi cortometraggi.
Infine ci stiamo muovendo sull’organizzazione di eventi e workshop sul territorio, perché per noi la formazione resta un elemento fondamentale”.
Nicole Ceccucci