“Come Comitato che si è costituito nel maggio scorso, non appena si sono diffuse le notizie dell’aggressione a Torre Flavia, abbiamo appreso con favore la notizia della battuta d’arresto per la realizzazione del distributore in prossimità dell’Area Protetta, frutto anche della nostra intensa attività di contrasto, ma aspettiamo a cantare vittoria.
L’iter non è concluso e temiamo che ci siano ancora molte le scappatoie burocratiche per poter aggirare gli ostacoli.