La morte di Giampiero Galeazzi… tutti uniti sui Social nel ricordo di “Bisteccone”

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Il giornalista sportivo, morto ieri all’età di 75 anni, ha lasciato il segno nei cuori di molti personaggi della TV e dello Sport

Giampiero Galeazzi: <Io penso che questa mia vita mi abbia dato tantissimo. Mi sono reso conto che la gente non mi ha dimenticato. Ho unito due tipologie diverse di pubblico: sono stato Pippo Baudo e Sandro Ciotti messi assieme, una bomba atomica. Ma non mi sono mai montato la testa, sono sempre stato spontaneo. Sono durato 42 anni in Rai con la mia professionalità, con il mio entusiasmo. Non ho avuto padrini politici, io. Sandro Petrucci, collega del Tg1, diceva che avevo tre anime: quella popolare degli stadi di calcio, quella aristocratica del tennis e quella romantica del canottaggio>

Il mondo Social, ovviamente, ha dedicato fiumi di parole per ricordare il giornalista che, proprio ieri, all’età di 75 ani ha lasciato questa terra.

Era malato da tempo ma, come accade sempre, oggi in molti hanno il dispiacere nel cuore, ma il piacere di volerlo ricordare.

Di seguito riportiamo qualche post preso dai social network, di testate giornalistiche e personaggi pubblici che lo hanno voluto ricordare.

La GAZZETTA DELLO SPORT: <Ci ha lasciato Giampiero Galeazzi, cronista sportivo e conduttore della Rai, oltre che ex canottiere. Aveva 75 anni ed era malato da tempo Se ne va un maestro di giornalismo sportivo che è entrato nel cuore degli italiani con le sue telecronache. Leggendaria quella che accompagnò i fratelli Abbagnale all’oro olimpico di seul 1988, o quella del duo Rossi-Bonomi Sydney 2000.Galeazzi, conosciuto anche come Bisteccone, è stato anche uno dei volti più noti di Novantesimo Minuto e della Domenica Sportiva: mitiche le sue interviste a Maradona e i servizi dallo spogliatoio per i festeggiamenti dello scudetto della Lazio, la squadra di cui era dichiaratamente tifoso.>

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La REPUBBLICA: <“Bisteccone mio… se ne va un pezzo importante della mia vita”. Poche parole e una foto, insieme, una accanto all’altra durante l’ultima domenica trascorsa insieme in tv. Maria Venier, conduttrice tv e storico volto di ‘Domenica In’, ha ricordato così sul suo profilo Instagram il collega e amico Giampiero Galeazzi, morto a 75 anni. L’ultima apparizione pubblica di Galeazzi risale a tre anni fa, proprio a ‘Domenica In’ dall’amica Mara Venier, in una lunga intervista fatta più di silenzi e di sguardi che di parole, conclusa con il pianto della conduttrice e un lungo abbraccio.>

ENRICO MENTANA: <Quando Bisteccone discuteva con qualcuno che se la tirava troppo, poteva schiacciarlo con una frase definitiva: “Per te mica hanno suonato Fratelli d’Italia”. Per lui invece l’avevano suonato eccome l’inno di Mameli: era stato giovane campione azzurro di canottaggio nel singolo (mi pare, con questi ricordi vado a memoria) e non vi dovete sorprendere, perché il romanissimo Galeazzi era nato sul lago Maggiore. Lo sentii per la prima volta alla radio nella prima parte degli anni Settanta, a fare il cronista sportivo. Poi approdò al tg1, fin dalla nascita, e quando lo conobbi, nel 1980, era già un personaggio, per la sua informalità, per la sua mole, per la sua vena popolaresca applicata alle interviste e agli interventi per Novantesimo minuto o la Domenica Sportiva, ma anche – meno evidente e non ostentata – per la sua competenza mai saccente. Era la punta della redazione sportiva guidata da Tito Stagno e Enzo Petrucci, il vero papà professionale dei giovani che, in quello stesso 1980 erano arrivati lì allo sport, Fabrizio Maffei e Claudio Icardi, e poi Marco Franzelli, Jacopo Volpi e Ugo Trani. Ci si preparava all’avventura che sarebbe stata indimenticabile, il Mundial di Spagna 1982, quello di Pablito, di Tardelli, di Bearzot e Pertini. E di Bisteccone. Da lì comincia la usa consacrazione. Eppure più di mille immagini di questi quarant’anni il ricordo mio come di tanti resta soprattutto per la sua voce indimenticabile, e se un momento vale una vita, quello è l’arrivo del due con di canottaggio alle olimpiadi di Seul 1988, l’oro degli Abbagnale. Quell’immortale urlo “Non li prendono più, non li prendono più!”. Addio amico>

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