“Il Confine di Roma”, l’assessore regionale Massimiliano Maselli dice la sua

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“Il Confine di Roma”, l’assessore regionale Massimiliano Maselli dice la sua

L’Assessore ai Servizi Sociali: “Servono nuovi equilibri tra Capitale e provincia”

Nell’ambito del progetto Il Confine di Roma, che indaga identità, trasformazioni urbane e dinamiche sociali dell’area metropolitana,

è stata pubblicata una nuova intervista a Massimiliano Maselli, Assessore della Regione Lazio con delega all’inclusione sociale e ai servizi territoriali.

L’incontro affronta alcuni dei nodi più rilevanti per il futuro della Capitale e del suo hinterland: la governance istituzionale tra Roma e i 120 comuni dell’area metropolitana,

l’evoluzione dei servizi sociosanitari di prossimità, il progressivo spostamento della popolazione verso la provincia e il ruolo strategico delle nuove Case di Comunità nella riduzione dei divari territoriali.

Maselli conferma che il Parlamento è al lavoro su una riforma attesa da anni, destinata a ridefinire i poteri di Roma Capitale e a rafforzarne le funzioni operative.

Una riforma necessaria, secondo l’Assessore, ma che non può essere affrontata in modo isolato.

«È fondamentale trovare un equilibrio tra Roma Capitale e la Città Metropolitana.

Se si ricostituiranno le Province, si potrà arrivare a una distribuzione più equilibrata di funzioni e poteri, evitando differenze o discriminazioni tra territori.»

Un passaggio che rimette al centro il tema dell’assetto istituzionale complessivo, superando la storica contrapposizione tra centro e periferia, città e provincia.

Dall’intervista emerge un dato chiave: oltre mezzo milione di cittadini ha lasciato Roma dal 2000 per trasferirsi nei comuni della provincia.

Un cambiamento strutturale che ha ridisegnato confini quotidiani, abitudini e bisogni sociali.

Per Maselli, la risposta principale passa dal rafforzamento della sanità territoriale:

«Nel 2026 faremo un grande salto di qualità. La prossimità dei servizi garantirà maggiore equità tra chi vive dentro e fuori il Grande Raccordo Anulare.»

Lo spostamento verso i piccoli comuni — mediamente più giovani della Capitale — impone anche una nuova lettura delle fragilità sociali e demografiche:

«La vera rivoluzione è la presa in carico: non è la persona fragile che deve cercare assistenza, ma il sistema sociosanitario che la intercetta e la supporta, anche a domicilio.»

Interpellato sul tema della gentrificazione e sulla perdita di centralità delle tradizioni romane nei quartieri storici, Maselli evidenzia il ruolo sempre più strategico dei comuni dell’hinterland.

«I comuni della regione custodiscono memoria, radici e patrimonio culturale.

Dobbiamo renderli sempre più accessibili e vitali: ne beneficia l’intera metropoli.»

Una Roma più “leggera” e meno congestionata, accompagnata da una provincia più attrattiva e dinamica, rappresenta — secondo l’Assessore — una prospettiva positiva per i prossimi dieci o vent’anni.

Il progetto Il Confine di Roma, ideato da Federico Ascani, sta costruendo un archivio originale di testimonianze, dati e interviste per raccontare come si vive e si trasforma il confine — reale e simbolico — tra Roma e i suoi comuni.

Un lavoro che unisce analisi urbana, racconto sociale e visione politica, restituendo una fotografia in movimento della più grande area metropolitana del Paese.

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