Stessa Spiaggia… stesso Mare… Bolkestein permettendo
AH..L’Europa … Questa unione politica di Stati membri che ahimè spesso crea disunione e spesso proprio a casa nostra.
Non ci siamo per niente ancora ripresi dal divieto di mangiare il casu marzu (il formaggio con i vermi sardo) e il sanguinaccio, vietati dall’Unione Europea perché violano le norme igienico sanitarie vigenti, che quasi quasi questa estate vedevamo sparire anche la “stessa spiaggia, stesso mare.
Paura scongiurata, almeno per ora e problema rimandato al prossimo anno o al 2024…vedremo…
Uno dei punti su cui si è più lottato è la parte dell’articolo 3 del DDL concorrenza: le concessioni balneari di spiagge, laghi e fiumi per l’esercizio delle attività turistico-ricreative e sportive terminano il 31 dicembre
2023.
Ciò significa che il 1° gennaio 2024 i territori demaniali torneranno in mano allo Stato, che dovrà bandire
gare pubbliche, imparziali e trasparenti per riaffidare la gestione dei tratti di spiaggia, fiumi e laghi secondo logica di libera concorrenza.
L’accordo approvato stabilisce che le gare vengano organizzate entro il 31 dicembre 2023, ma le concessioni in atto continuino ad avere efficacia, comunque, fino a fine 2023.
Se ci fosse, la mappatura della costa, necessaria a “scattare la fotografia” dello stato attuale della nostra
costa, sarebbe un progetto supportato e condiviso da tutti gli Enti, le organizzazioni e le associazioni che in ciascuna Regione rappresentano la tutela del proprio territorio, del proprio ambiente e del proprio mare.
Le nostre coste sono pinete che degradano in mare, sono macchia mediterranea con specie rare di arbusti e fiori selvatici. Le nostre coste sono anche letti di sabbia che ospitano nidi di uccelli e di tartarughe, sono
scaglie di roccia lavica modellata per millenni dai venti e dal mare.