Lo yacht Carpe Diem, apparso lo scorso 15 ottobre sulla riva dello stabilimento Controvento di Fregene, è stato abbandonato dal proprio equipaggio ancora con il motore acceso.
Nelle prime ore del pomeriggio del 15 ottobre scorso, uno yacht è apparso alla deriva dello stabilimento Controvento, a Fregene (Fiumicino), senza equipaggio e con il motore acceso.
Sono stati trovati vestiti da uomo, cabine in disordine, ma sulla barca non c’era traccia di nessuno.
Solo dopo alcune ore si è venuti a capo, almeno in parte, del mistero: lo yacht era stato abbandonato da tre persone recuperate poi al largo della costa di Anzio da un traghetto e portate a Genova e le onde lo avrebbero spinto fino alla rive di Fregene.
Ma come mai la barca è stata per una settimana lì, con il motore ancora acceso, senza che nessuno cercasse di rintracciarla e recuperarla?
Alla fine alcuni passanti, vedendo il fumo nero uscire dal motore dell’imbarcazione, hanno contattato la Guardia costiera, che si è subito adoperata per comprendere cosa fosse accaduto.
Non è stato rinvenuto nulla che potesse far risalire all’identità dei proprietari; gli unici oggetti trovati sono stati una canna da pesca, vestiti da uomo e utensili vari.
Sembra però, dalle prime indagini, che la barca appartenesse ad un uomo di origini croate che si stava dirigendo a Marsiglia; a causa di un’avaria, l’uomo insieme agli altri due presenti sono stati recuperati vicino la costa di Anzio, abbandonando l’imbarcazione che, spinta dalle onde, è finita poi sulle coste di Fregene dove è rimasta per una settimana.
Manca però un tassello: perché nessuno si è preoccupato di recuperare la barca? Forse lo scopriremo nel corso delle prossime ore.
N. C.