Morti sul lavoro, prof. Tasciotti: “Oltre 1000 nel 2023: numeri terrificanti in un Paese che basa la Costituzione sul lavoro”

<< Ancora una volta assistiamo alla morte di operai sul posto di lavoro. Quattro rimangono
sotto le macerie in Toscana.

Oltre 1000 morti sul lavoro nel 2023, dati INAIL. Negli ultimi venti anni le morti sul lavoro son sempre quelle. Numeri terrificanti in un Paese dove la nostra Costituzione ha come pilastro il lavoro e la sua dignità.

Nella cartina dei morti in Italia purtroppo si cade sul lavoro dipiù nel Sud: 6 deceduti ogni 100 mila occupati.

L’Italia detiene il dodicesimo posto in questa tragica graduatoria. Vite spezzate per dare da mangiare alla famiglia. L’illusione di avere una vita dignitosa s’infrange contro la logica dello sfruttamento.

Si accendono i fari sul nuovo codice degli appalti sollecitato dall’Europa, pena sanzioni. Così trionfa il modello dei sub appalti e dei costi a ribasso.

Mi appello ai nostri amministratori che urlino contro queste mattanze in nome di imposizioni europee.

I dati ci dicono anche un’altra cosa, I morti sul lavoro sono in maggior parte over 50. Facciamoci una domanda.

in questi momenti così delicati è difficile parlare di numeri ma probabilmente necessario per capire dove stiamo andando dove sta andando l’Italia su questa strage continua di persone che si trovano sul posto di lavoro, e anche cercare magari di limitarlo se non debellarlo del tutto in futuro.

L’imprenditoria deve fare i conti nell’era dei futuri viaggi verso Marte, con l’analisi marxista sullo sfruttamento dell’uomo, per incrementare il plus valore ai danni dei lavoratori.

L’Intelligenza Artificiale e i lavori del futuro.

Un’ultima riflessione. L’intelligenza artificiale sta entrando a valanga nella nostra vita. Ci sono tanti lavori in cui si sta inserendo. I dati ci dicono che nei prossimi anni in Europa si possono perdere 20 milioni di posti di lavoro.

Che fare?

Ancora una volta riprendo la filosofia della concezione materialistica della storia. Lo slogan LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI A PARITA’ DI STIPENDIO. Questo è l’obiettivo che si deve dare la politica nei confronti di un capitalismo senza anima.

Lavorare per vivere non vivere per lavorare.

Nel nostro territorio si stanno aprendo tanti cantieri. Si ponga la massima attenzione sui contratti e sulle condizioni di sicurezza sui posti di lavoro. Questo è un dovere etico di un’amministrazione. Non ci deve essere pietà per chi attenta alla vita dei lavoratori per propri guadagni >>.

Prof. Roberto Tasciotti

Riceviamo e pubblichiamo

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