Oggi ne parlano tutti, ma il progetto è nato con la Giunta Montino

La scorsa settimana il Governo ha inserito nel nuovo Decreto Giubileo il progetto di Royal Caribbean di realizzare un nuovo terminal crociere a Fiumicino (Isola Sacra)

Così recita il documento governativo: “Col progetto di Royal il porto di Fiumicino rappresenterà un nuovo e straordinario ingresso, attraverso la via marittima: la terza Porta verso Roma Capitale, il suo entroterra e il Lazio tutto.

Durante il Giubileo 2025, il Porto e le sue strutture di standard di livello internazionale, potranno quindi essere messi a disposizione della Struttura Commissariale e del Tavolo di lavoro per eventi o altre iniziative. Non solo: le navi da crociera sono state spesso usate quali ‘città galleggianti’, utili quando è necessario integrare l’offerta ricettiva”.

A seguito di questa notizia in molti si sono mobilitati, scrivendo comunicati indirizzati all’attuale amministrazione Baccini, dimenticando che l’attuale Sindaco si è trovato il progetto avviato essendo stato avallato già a suo tempo dalla Giunta Montino.

Michela Califano

Tra questi anche la Consigliera Regionale Michela Califano (PD) da sempre vicina al suo compagno di partito Montino, che all’epoca non mosse una paglia per criticare il progetto, e che invece oggi scrive:

“Ho forti perplessità riguardo la realizzazione del porto crocieristico di Fiumicino rilanciata anche in queste ore da alcuni media nazionali. Non si tratta di scelte ideologiche o di ‘no’ a prescindere. È semplicemente un rapporto costi-benefici che non torna.  

Per Fiumicino sarebbe un suicidio non compensato né dai posti di lavoro, che sarebbero minimi per il territorio e rischierebbero di essere precari, stagionali e a basso costo. Né dall’impatto economico, assolutamente blando per le nostre attività. 

Di contro si andrebbe a paralizzare un’intera località già ostaggio del Ponte della Scafa, sempre più obsoleto, e del viadotto dell’Aeroporto a oggi a mezzo servizio. Un territorio, va ricordato, che avrebbe bisogno di nuove opere viarie, in primis il Ponte di Dragona.

Per non parlare dello sventramento di un patrimonio ambientale dello Stato che invece di essere valorizzato e donato alla collettività – vedi Monumento Naturale della Foce del Tevere – verrebbe ‘svenduto’ a una compagnia privata per fare business, garantendo così uno scalo privato, ad personam, a pochi chilometri dalla capitale d’Italia e dall’Aeroporto Intercontinentale Leonardo Da Vinci. 

Il problema del pescaggio poi. Parliamo di un fondale sabbioso molto basso. Come potrebbero attraccare le navi? E come si eviterebbe l’insabbiamento? Con una draga permanente a mare che ogni anno peschi migliaia di metri cubi? Impensabile. 

La soluzione, alternativa, c’è: potenziare Civitavecchia, porto naturale di Roma e del Centro Italia, lavorando al tempo stesso a una linea metropolitana che possa congiungersi con la ferroviaria Roma/Civitavecchia/Orte, progetto esistente che deve essere solo realizzato”.

Comunicato a firma della Consigliera Regionale Michela Califano

Fedele invece alla sua linea il Comitato “Tavoli del Porto” che chiede un incontro con il Sindaco

<<Lo scalo privato per navi da crociera che la Royal Caribbean intende realizzare al Vecchio Faro è stato inserito nel decreto per le opere del Giubileo appena divulgato.

Nel testo del decreto si legge che l’amministrazione proponente è il Comune di Fiumicino. L’inserimento nelle opere per il Giubileo del porto crocieristico, che ben difficilmente sarà pronto nel 2025 pur se considerata opera “essenziale”, consentirà alla RC di usufruire di procedure facilitate e abbreviate.

Dunque l’ennesima forzatura per una grande opera che con il Giubileo non c’entra nulla.

Si apre ora una corsia preferenziale per portare avanti un progetto che invece avrebbe bisogno di un’attenta riflessione ed un approfondito confronto tra favorevoli e contrari.

Come si affrontano i problemi dell’inquinamento e di tutela la salute dei cittadini, della viabilità già critica per l’inadeguatezza delle infrastrutture, dell’erosione costiera che si sta mangiando il litorale, dei bassi fondali, che costringerà a continui dragaggi?

Come preservare la qualità della vita a fronte di un turismo di massa in un territorio fragile come quello di Isola Sacra? Queste sono alcune delle domande che il Comitato Tavoli del Porto pone all’attenzione dei cittadini e dei politici.

Rispetto al totale silenzio della precedente giunta chiediamo ora alla nuova giunta e al Sindaco Baccini di aprirsi al confronto con le associazioni del territorio e nell’aula consiliare, come egli stesso aveva richiesto quando era consigliere di opposizione.

Chiediamo l’apertura di un tavolo di discussione sulla materia coinvolgendo i cittadini su delle scelte che fino ad oggi sono state portate avanti e gestite come semplici interessi privati di una multinazionale straniera su di una zona che invece è patrimonio e identità del territorio di Fiumicino.>>

I Tavoli del Porto

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