Fiumicino. Patty Pravo a Fregene: una notte elegante e ribelle

La vicesindaco Giovanna Onorati: “L’impegno del Comune nel promuovere eventi di qualità, capaci di abbracciare tutto il territorio”

Fregene, 18 Agosto. Piazza della Polisportiva si è trasformata in un tempio della musica italiana con il concerto gratuito di Patty Pravo, patrocinato dal Comune di Fiumicino nell’ambito di Sere d’Estate 2025.

Un viaggio intenso dentro oltre cinquant’anni di carriera, tra successi immortali, tributi a Battisti e Vasco Rossi, e l’eco dell’ultimo album autobiografico Ho Provato Tutto.

La vicesindaco Giovanna Onorati ha aperto la serata, sul palco con i Consiglieri Agostino Prete e Massimiliano Catini, portando i saluti del Sindaco Baccini.

La Onorati ha sottolineato l’impegno del Comune nel promuovere eventi di qualità, capaci di abbracciare tutto il territorio.

Poi Patty, elegantissima, ha conquistato subito la piazza: «Buonasera a tutti, mi siete mancati», ha detto accendendo l’applauso.

Da Buonasera (Africana) a Cerco di non cercarmi, da Ragazzo triste a La libertà, la scaletta ha intrecciato desiderio, fuga, solitudine e attualità, parlando ai giovani di ieri e di oggi.

Tra il pubblico anche Mara Venier, spettatrice e amica, che ha cantato commossa ogni parola.

L’omaggio a Battisti con Il mio canto libero è diventato un dialogo con la storia, mentre con Voglio trovare un senso Patty ha acceso il lato più introspettivo.

Non sono mancati viaggi visionari come Tripoli 69 o perle poetiche come I giardini di Kensington.

Con …E dimmi che non vuoi morire la piazza si è trasformata in un rito collettivo.

Nel finale, la consacrazione con i classici Pazza idea, La bambola e Pensiero stupendo, cantati in coro da un pubblico che gridava «Nicoletta» con affetto.

Il maestro Luca Proietti, pianista e direttore musicale, ha dato al concerto una veste raffinata e moderna.

Patty, instancabile per oltre novanta minuti, ha raccontato aneddoti personali, memorie di suo padre, riflessioni sulla libertà e sull’amore.

Ha intrecciato passato e presente, trasformando lo show in un dialogo intimo.

Il pubblico, numerosissimo, non ha solo assistito ma ha partecipato, cantando e ballando. Non un semplice spettacolo, ma un atto d’amore tra artista e spettatori.

«Grazie, davvero. Questa serata me la porterò dentro», ha detto lei, lasciando un ricordo indelebile.

Patty Pravo si conferma “la divina”: elegante, ribelle, intensa. La sua voce non è solo musica, ma memoria ed esperienza.

A Fregene ha dimostrato che il tempo non consuma le canzoni, ma le arricchisce di vita. È stata una notte destinata a restare: elegante, intensa, ribelle. Una notte di Patty Pravo.

Dino Tropea. TalkCity.it Redazione Fiumicino