Coccia di morto abbandonata a se stessa… lavori in corso da una vita

Sono tante le domande che si sono posti in questi anni e che si pongono tuttora i residenti a Focene.

Domande a cui l’amministrazione comunale non risponde o, se lo fa, risponde senza dare delle soluzioni
effettive per risolvere i problemi. Eppure le domande gli abitanti di Focene se le fanno… eccome.

I LAVORI SU VIA COCCIA DI MORTO NON FINISCONO MAI

Sarebbe opportuno che chi di competenza possa dare alla popolazione certezze sull’andamento dei
lavori su via Coccia di Morto, ad esempio, iniziati da mesi ma che sembrano non finire mai.

I cittadini di Focene vorrebbero avere certezze sui tempi di realizzazione per l’accesso alla pista ciclabile,
soprattutto in vista della stagione estiva che ormai è alle porte e che vedrà l’afflusso di una grande
quantità di turisti.

Se i lavori non finiranno a breve il disagio in estate sarà ancora più grande creando ulteriori problemi anche alla viabilità. A Settembre, quando iniziarono i lavori su Via Coccia di Morto per la realizzazione dei ponticelli che avrebbero dovuto collegare la pista ciclabile “Noemi Magni” al quartiere di Focene, sembrava finalmente realizzarsi un progetto che i cittadini attendevano da più di sei anni.

All’epoca si parlava di circa 6 mesi di lavori per arrivare con tutte le strutture pronte ad inizio primavera, fatto sta che ancora oggi non si vede luce.

Questo problema sta rappresentando un pericolo per i pedoni che nell’attraversare la strada spesso non sono nemmeno visti dai veicoli.

“Forse -dicono gli abitanti di Focene- basterebbe realizzare un ponticello di legno, anche momentaneamente, per permettere a studenti e lavoratori che ogni volta percorrono la strada in
bicicletta di non dover rischiare la vita camminando in mezzo alla strada”.

Un’altra problematica sulla quale i cittadini vorrebbero avere risposte è quella che riguarda l’illuminazione, un disagio che avanti da tempo e sul quale ancora non si è intervenuti.

Per non parlare degli allagamenti che in caso di pioggia sono all’ordine del giorno, ne è un esempio il piazzale antistante la scuola di Focene dove nonni e genitori, in caso di maltempo, sono obbligati a dover prendere in braccio i loro bambini per non farli entrare bagnati in classe.

Per non parlare delle buche, presenti su tutto il territorio di Fiumicino senza ovviamente risparmiare Focene.

E i mezzi di trasporto? Una volta c’erano le navette che collegavano Fiumicino a Maccarese passando per Focene che permettevano agli studenti di raggiungere le scuole in tranquillità, adesso i ragazzi sono costretti a dover uscire quaranta minuti prima da casa per poter fare il cambio della navetta, oppure i loro genitori sono costretti ad accompagnarli su via Coccia di Morto per fargli prendere l’autobus diretto.

Immaginiamo il disagio enorme per tante famiglie che devono far conciliare l’orario di lavoro con l’entrata a scuola dei figli.

Focene luogo di villeggiatura? Con le spiagge lasciate in balia dell’erosione, dobbiamo aspettare di veder sparire anche quelle?

O. O.

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