Fiumicino. Da domani il Festival dell’Ecologia e della Nonviolenza

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2025-08-28 | 18:16h
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2025-08-29 | 09:39h
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Due giorni di musica, dibattiti e solidarietà

Torna a Fiumicino Flumen, il Festival dell’Ecologia, della Nonviolenza e delle Migrazioni, giunto alla sua settima edizione. Due giornate intense – domani e sabato – al Salsedine Spazio Eventi di via della Scafa, tra concerti, incontri, volontariato e riflessione sui grandi temi dell’attualità.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Io, Noi, dalla Biblioteca per la Nonviolenza e dal Movimento Nonviolento, con la partnership del Csv Lazio, si propone di essere un luogo di confronto e partecipazione, dando spazio in particolare alle associazioni e al protagonismo dei giovani.

Concerti e ospiti

Sul palco si alterneranno voci e sonorità differenti, dai ritmi popolari de Il Muro del Canto alla cantautrice Anna Carol, da Chiara Cami a La Carovana di Paganini.

Non solo musica: tra gli ospiti anche la filosofa Donatella Di Cesare, il presidente del Movimento Nonviolento Mao Valpiana, il deputato Paolo Ciani e molti altri relatori che porteranno il loro contributo di riflessione.

Dibattiti e approfondimenti

Il cuore del Festival sarà il dialogo: tavole rotonde e talk affronteranno la partecipazione dei giovani alla

vita sociale e politica, la crisi climatica e i conflitti armati in corso, con uno spazio particolare dedicato alla

campagna di obiezione alla guerra promossa dal Movimento Nonviolento.

«L’edizione 2025 trova uno scenario mondiale ancora più drammatico, con la persistenza della guerra in

Ucraina e a Gaza e i ripetuti fallimenti dei tentativi verso la pace – spiega Daniele Taurino, filosofo e

direttore artistico di Flumen –.

È proprio nei momenti di difficoltà che bisogna fare tutti gli sforzi per tenere accesa la fiammella della

speranza, quel Lumen che con il Festival vogliamo far scorrere come un fiume tra la gente».

Spazi e iniziative parallele

All’interno del Festival saranno proposte “pillole” sui temi dei diritti, dell’associazionismo e sulla

rigenerazione degli spazi di socialità. Non mancheranno presentazioni di libri e mostre dedicate alle

figure storiche della Nonviolenza.

Un momento speciale sarà la consegna del Premio Matumaini (“speranza” in swahili), istituito nel 2019 in

memoria del dottor Ugo Montanari, medico di Fiumicino e volontario in Tanzania, che contribuì a

trasformare in ospedale il presidio sanitario di Msange.

Un festival per la comunità

Flumen non è solo un evento culturale, ma un’occasione di condivisione e impegno civile: musica e parole diventano strumenti per costruire un tessuto sociale più giusto,

inclusivo e solidale, mantenendo viva l’idea che la pace e la cura dell’ambiente siano un cammino collettivo da percorrere insieme.

TalkCity.it Redazione Fiumicino

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