A Palidoro la Farmacia Salvo D’Acquisto ha ospitato la chiusura dell’ottava edizione di Adotta e Cresci una Quercia con il dottor Marco.

A Palidoro si è chiusa con successo l’ottava edizione di “Adotta e Cresci una Quercia”, ospitata dalla Farmacia Salvo D’Acquisto e nata da un’idea di Rosario Sasso.

Lunedì 20 ottobre tanti cittadini e famiglie hanno ritirato le piccole querce affidate alla loro cura, in una mattinata che ha unito educazione ambientale, senso di comunità e una visione concreta del futuro.

La farmacia, già impegnata con un consistente sostegno all’Oasi LIPU Castel di Guido e alle associazioni attive nella Riserva Naturale di Torre Flavia, ha voluto compiere un passo ulteriore: trasformare il luogo della cura in un presidio di coscienza ecologica.

Il dottor Marco lo ha spiegato con la chiarezza della tradizione e lo sguardo di chi guarda avanti:

«Io sono un farmacista e ritengo che il farmacista sia l’unico professionista che dovrebbe avere a cuore, quotidianamente, la cura dell’ambiente. Perché il farmacista nasce come botanico, come erborista, come raccoglitore. E poi, non ha senso curare le persone se queste vivono in un ambiente malato. Quindi la nostra attività professionale deve rivolgersi anche alla tutela del territorio e dell’ambiente che ci circonda».

Sul tavolo sono passate piantine nate dai semi: ghiande e carrube raccolte e accudite dai volontari, germogli appena nati e altre piante già pronte a cambiare casa.

L’impegno chiesto a chi le ha adottate è semplice e profondo: crescerle per due o tre anni sul proprio balcone o in giardino, per poi restituirle al territorio in parchi e aree verdi pubbliche.

«Vedete questi — ha spiegato un volontario mostrando i vasetti — sono appena nati. Dopo un anno noi li regaliamo, e chi li prende li cresce a casa finché diventano più forti. Poi li restituirà alla natura».

Il cuore organizzativo ha portato la firma di Rosario Sasso, che ha immaginato l’“affidamento” delle piccole querce come un patto tra persone e paesaggio, un filo che unisce mani, stagioni e responsabilità. Grazie alla buona comunicazione dell’evento, che ha invitato a prenotare la propria piantina anche via social, si è registrata una partecipazione ordinata e diffusa.

La mattinata si è chiusa con pochi vasetti rimasti sul tavolo e molti sorrisi sporchi di terra. Nel saluto finale, il dottor Marco ha ricordato che la salute è armonia con ciò che ci circonda. In quelle parole, e nell’idea iniziale di Sasso, c’è la sostanza di questa edizione: un gesto piccolo e potente, capace di far crescere radici di speranza nella comunità di Palidoro.

Dino Tropea Talkcity.it Palidoro

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