CNA, De.C.O. per 4 prodotti da forno e dolciari tipici di Civitavecchia

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Ieri pomeriggio la Proposta di CNA al Sindaco

L’impegno della CNA di Viterbo e Civitavecchia, al lavoro per richiedere l’attribuzione della Denominazione Comunale di Origine – De.C.O. – istituita dal Comune di Civitavecchia a quattro prodotti da forno e dolciari: la pizza coperta, le fave da morto, i biscottini di Natale, la pizza di Pasqua.

Il presidente Gismondi: “Valorizzare le tipicità per generare nuove opportunità” “Garantire la riconoscibilità dei prodotti agroalimentari tipici per valorizzare la storia e la cultura del territorio e generare nuove opportunità per l’economia”.

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“Siamo a buon punto. Abbiamo già pronta la proposta di disciplinare di produzione, sulla quale ci stiamo confrontando con gli artigiani dell’arte bianca”, ha detto Alessio Gismondi, presidente dell’Associazione di
rappresentanza dell’artigianato e della piccola e media impresa.

Ieri pomeriggio l’incontro organizzato presso la Sala Maria Grazia Cutuli, con gli interventi del sindaco Ernesto Tedesco, del professor Giovanni Insolera e della segretaria territoriale della CNA, Luigia Melaragni.

Dal sindaco non solo attenzione ma l’invito ad accelerare.

“La nostra disponibilità è totale – ha detto Tedesco -.

Dopo la crisi determinata dalla pandemia, quest’anno stiamo recuperando riguardo al dato degli arrivi dei turisti.

dunque il momento giusto per progettare e realizzare iniziative che facciano conoscere e promuovano le peculiarità della nostra città”.

“Salvaguardare il prodotto alimentare come bene culturale, preoccupandosi di ampliarne la fruizione: è un obiettivo importante, questo di CNA”, ha osservato Insolera, che, in un appassionato intervento, ha raccontato quanto siano antiche, a Civitavecchia, le tradizioni legate alle attività dei fornai.

E ha ricordato che l’abate francese Labat (“I viaggi del Padre Labat dalle Antille a Civitavecchia. 1693-1716”, è il titolo del libro firmato allo stesso Insolera con Francesco Correnti) accostava, in una vivace testimonianza, gli elementi classici della storia urbanistica, istituzionale, economica, sociale e religiosa della città a quello culinario.

Tra gli intervenuti, la docente Bruni: l’Istituto “Stendhal” ha registrato, con atto notarile, la ricetta della pizza di Pasqua di Civitavecchia, inserita nell’Arca del Gusto di Slow Food.

Forte apprezzamento è stato espresso da tutti per l’iniziativa di CNA. La proposta arriverà a breve sul tavolo del Comune.

Riceviamo e pubblichiamo

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