La Confederazione Nazionale che tutela Artigiani e Piccola e Media Impresa: “Accolta la nostra richiesta di un decreto per sbloccare la cessione dei crediti. Intervento utile sulle bollette, ma servono misure strutturali”

Apprezziamo la scelta del governo di intervenire con un decreto correttivo per superare il blocco della cessione dei crediti legati alla riqualificazione del patrimonio immobiliare, come da noi sollecitato alla luce della paralisi del settore delle costruzioni generata dall’approvazione del decreto Sostegni Ter”. Così CNA sul decreto legge approvato ieri pomeriggio dal Consiglio dei ministri.

“Il nuovo provvedimento elimina qualsiasi impedimento all’acquisto da parte dei soggetti finanziari autorizzati e regola l’utilizzo dei crediti sottoposti a sequestro penale, consentendo agli intermediari – spiega la Confederazione – di riprendere, senza indugi, l’acquisto dei crediti di imposta e di far ripartire i cantieri”.

Si permette così di rimettere in moto il processo di riqualificazione degli edifici, che è fondamentale per conseguire gli obiettivi di transizione energetica. CNA inoltre condivide il potenziamento dei controlli e l’inasprimento delle sanzioni per i responsabili di comportamenti irregolari”.

Sul caro energia, CNA ritiene utile ma non sufficiente l’intervento annunciato per compensare parzialmente l’impennata delle bollette. “La situazione è drammatica, gli imprenditori non ce la fanno a sostenere i costi attuali, spesso triplicati rispetto a pochi mesi fa – come ribadisce Alessio Gismondi, presidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia -. Sono necessari interventi strutturali che accompagnino una vera svolta nelle politiche energetiche”.

Comunicato stampa

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