Fine stato di emergenza. È la prima Pasqua così dall’arrivo del coronavirus e la speranza è che segua l’onda lunga del risultato positivo registrato a Natale.
Perché “nonostante gli aumenti caduti sulla spalle sia delle imprese, sia di tutti i cittadini, complice anche la guerra, l’auspicio è che si continui a privilegiare il prodotto artigianale del territorio, simbolo di qualità, creatività e in questo caso anche di gusto”.
E poi colombe classiche, farcite, e pizze di Pasqua a volontà. Non mancano prodotti che strizzano l’occhio ai più piccoli: ci sono i coniglietti ma pure Topolino e Minnie. Tutto, naturalmente, realizzato
come artigianato comanda.
“Dopo anni difficili – spiega Melaragni – le imprese stanno cominciando a rialzare la testa. E nonostante siano passate dai problemi legati al Covid a quelli connessi al conflitto, non hanno mai mollato la presa, facendo restare a livelli superiori gli standard di qualità”. L’ultima settimana prima di Pasqua è sempre quella decisiva, “l’invito dunque è a farsi un regalo – conclude la segretaria della CNA – continuando a preferire i prodotti artigianali”.
Riceviamo e pubblichiamo