E’ una bocciatura senza appello. CNA Agroalimentare contesta lo studio del Centro comune di ricerca della Commissione Europea sull’etichettatura dei prodotti alimentari, secondo il quale i consumatori preferirebbero il sistema “a semaforo”, Nutriscore, a quello “a batteria”, Nutrinform, proposto dal nostro Paese.
“Se si vuole promuovere sul serio una corretta educazione alimentare, è necessario offrire al consumatore la possibilità di compiere una completa valutazione degli alimenti tenendo conto degli ingredienti contenuti nel prodotto”, è la chiara posizione dell’Unione di mestiere della CNA, da sempre a sostegno del sistema italiano Nutrinform.
L’olio extravergine di oliva, per esempio, verrebbe bollinato con il rosso, perché il Nutriscore fa riferimento a cento grammi di prodotto. Ma nessuno consuma cento grammi di olio tutti insieme. Insomma, è un sistema ingannevole e che incentiva comportamenti falsamente salutistici, oltre al fatto grave che penalizza il made in Italy”, osserva CNA Agroalimentare.
Ecco quindi la richiesta al governo e alle forze politiche di affiancare i produttori italiani, in particolare gli artigiani e i piccoli imprenditori, nella battaglia sull’etichettatura alimentare che si aprirà nei prossimi mesi in Europa.
Riceviamo e pubblichiamo