Una storia eterna e avvincente, dell’ottima musica originale e poi tante risate insieme a momenti di pura commozione.

E’ tutto questo “Tosca”, lo spettacolo in programma al Nuovo Sala Gassman per l’intero weekend (venerdì e sabato alle 21 e domenica alle 19).

La celebre opera musicata da Giacomo Puccini nella rilettura di Simone Luciani, che è anche il regista di
questo dramma in musica, è tra gli appuntamenti da non perdere della Grande stagione del Gassman.

Intanto perché mette in scena i migliori artisti della Blue in the face (dal direttore artistico Enrico Maria
Falconi nei panni del terribile barone Scarpia a Sara Gianvincenzi che impersonerà per la prima volta Tosca, passando per Mirko Izzo nel ruolo di Cavaradossi e per Patrizio De Paolis in quello del Governatore di Roma, senza dimenticare le musiche e gli stornelli originali di Riccardo Benedetti), poi perché affronta temi ancora modernissimi.

Tosca, celebre cantante nella Roma dell’800, si innamora del pittore Mario Cavaradossi, artista giacobino anti-Papa, arrestato dal terribile barone Scarpia, anche lui innamorato di Tosca.

E proprio ricattando la cantante, Scarpia cercherà di arrivare al nascondiglio di Cavaradossi, nel frattempo evaso, mentre la protagonista tenterà una fuga disperata tra i bastioni di Castel Sant’Angelo.

Luciani (sul palco nei panni di Sciarrone, sbirro di Scarpia), pur mantenendo il canovaccio originale, propone la sua versione dell’opera con momenti di sicuro effetto comico, tipici della Roma dell’800, misti a scene di grande impatto drammatico.

<Tosca è stato il mio primo lavoro come drammaturgo – racconta -. Ho voluto aggiungere al sapore melodrammatico dell’opera lirica una veste tutta da ridere: si tratta infatti di una commedia in dialetto romanesco, simile a quella realizzata negli anni ‘70 da Luigi Magni.

Come lui, ho ripreso il dramma originale, quello di Sardou, e l’ho riadattato in chiave umoristica: al suo interno c’è tutta la tradizione scanzonata e un po’ irriverente della commedia musicale italiana come Rugantino o i Sette Re di Roma.

Un modo per raccontare la nostra tradizione, celebrando un periodo interessantissimo come
quello risorgimentale.

Tra lazzi e battute, tra personaggi sopra le righe e note strimpellate, il pubblico ritroverà quel sapore che ci parla di Trastevere, dello strapotere temporale dei Papi nel 1800 e di quel respiro tutto romano.

Una favola romantica e commovente, che cela non soltanto la classica storia d’amore, ma anche temi importanti come la violenza contro le donne, la libertà di pensiero e l’importanza della coerenza. Come al solito, la storia di Roma è un cerchio: oggi è sempre come ieri>.

Per la prima volta protagonista nei panni di Tosca, Sara Luciani, peraltro reduce dal grande successo de “Il
Circo delle stranezze” di Mirko Izzo.

<Sono dieci anni – ricorda – che sono nel cast di Tosca, ma finora avevo interpretato il ruolo della Derelitta. Invece stavolta sono stata promossa. Per me è una grande sfida, sia perché Tosca è una donna molto diversa da me, sia perché quel ruolo è stato interpretato in teatro da Monica Vitti, una delle più grandi attrici italiane di sempre.

E comunque a questa commedia sono molto legata anche perché nove anni fa andai in scena con Alby, il mio primogenito, che aveva appena quattro mesi. Fu una grandissima emozione>.

Il botteghino del Gassman è aperto tutti i giorni dalle 17 alle 20 (per informazioni tel. 328/1224154).

Domani c’è anche il “Giovedì pazzo”, giorno in cui si possono trovare i biglietti di vari spettacoli in cartellone a prezzi stracciati. Vista la qualità delle proposte, vale la pena approfittarne.

Riceviamo e pubblichiamo

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