L’Associazione Civitavecchiese Veterani Sportivi (ACVS), in ricordo di Giampiero Romiti, Diego Arcadi e Agostino D’Alberto,
ha diffuso un comunicato in risposta alle recenti critiche provenienti dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport (UNVS) e dal presidente della sezione civitavecchiese Lestingi, insieme ai vertici nazionali dell’Unione.
Nel documento, l’ACVS esprime stupore e disappunto per il tono “minaccioso e arrogante” delle dichiarazioni dell’UNVS, accusando i suoi rappresentanti di voler monopolizzare la rappresentanza dei veterani sportivi locali.
In particolare, viene criticata l’affermazione di Lestingi secondo cui “i Veterani dello Sport siamo noi”, giudicata in contrasto con i principi di inclusione e fratellanza propri dello sport.
L’ACVS sottolinea di essersi costituita in piena autonomia e senza alcun legame con l’UNVS, in virtù dell’articolo 18 della Costituzione, che garantisce la libertà di associazione.
A guidarla sarà Giancarlo Peris, ultimo tedoforo delle Olimpiadi di Roma 1960.
Lo statuto dell’associazione prevede l’adesione di sportivi civitavecchiesi di età superiore ai 36 anni con almeno quattro anni di tesseramento in una federazione riconosciuta dal CONI, introducendo criteri più selettivi rispetto a quelli dell’UNVS.
Riguardo al logo circolato sui social, simile a quello dell’UNVS, l’ACVS chiarisce che si tratta di un vecchio simbolo provvisorio, in corso di aggiornamento.
In conclusione, pur ribadendo la propria indipendenza, l’ACVS si dice disponibile a collaborare con la sezione UNVS di Civitavecchia “per il bene dello sport e della città”.
TalkCity.it Civitavecchia