La compagine civitavecchiese veniva da una sconfitta combattuta contro la seconda della classe. Poi, si è trovata ad affrontare la terza realizzando un’ottima prestazione.

Le ragazze di Civitavecchia hanno dimostrato, ancora una volta, di meritare l’alta posizione in classifica.

La sconfitta contro la Marconi è sembrata più una sventura che una manifestazione di superiorità da parte della seconda della classe.

In effetti, in una trasferta molto tosta, hanno anche rischiato di vincere la gara.

Questa volta, invece, si sono trovate ad affrontare una squadra molto competitiva e capace di ottenere diverse serie positive in stagione.

La Comal contro l’Aprilia

Il primo set è sembrato molto semplice per le ragazze guidate da coach Pignatelli.

In effetti, il parziale di 25 a 11 ha fatto sembrare tutto molto semplice e alla portata di mano.

La situazione, però, si è un po’ complicata nel restante frangente di gara.

Eppure, anche se la partita è sembrata in equilibrio, la Comal è riuscita a tirare fuori il meglio di sé e a regalare a tutto l’ambiente spettacolo e determinazione.

Il secondo set, infatti, si è chiuso con un sostanziale equilibrio, ossia col risultato di 25 a 22 per la compagine civitavecchiese.

Il terzo set è stato ancora più tosto, ma la Comal non ha mollato di un istante la voglia di vincere e conquistare il massimo dei punti.

La parte finale si è conclusa con un bel 25 a 23, che ha, quindi, portato un netto 3 a 0 finale.

La posizione in classifica e i prossimi incontri

La squadra continua a sognare la promozione e, forse, si è resa conto che è di più di un’utopia.

La qualità e la forza fisica non mancano, lo si vede durante ogni giornata in campo.

Ora, è stata raggiunta anche l’Aprilia al terzo posto e la Comal si trova a soli quattro punti dalla seconda classificata.

Importante è, anche, il distacco dalla quarta posizione, dato che dista ben sei punti.

Impossibile non guardarsi indietro, dato che il prossimo match avverrà proprio in trasferta a casa della quarta, la Seven Roma Centro.

M. L.

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