“Ringraziamo il delegato allo sport per il suo interessamento, ma ora c’è delusione”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera a firma di alcuni genitori delle ragazze che giocano nel team di pallanuoto femminile dell’Asd Nautilus.

<<Siamo quattro genitori di giovani atlete dell’ASD Nautilus Civitavecchia (pallanuoto femminile)
che vogliono “rappresentare” tutto il loro rammarico e la loro delusione per il non rispetto degli
accordi garantiti durante l’ultimo incontro tra i vertici della NC, della Nautilus e del delegato allo
sport Matteo Iacomelli.

Ringraziamo il delegato allo sport per il suo interessamento, per l’impegno e per le parole spese a
favore della nostra squadra giovanile, per far sì che gli spazi d’acqua aumentassero.

Attualmente le ragazze si allenano due volte a settimana, lunedì dalle 14.30 alle 15.30 e il giovedì
dalle 20.30 alle 22, allenamenti non garantiti nel caso ci siano partite di pallanuoto o gare di nuoto.

Per tali motivi, la scorsa settimana si sono allenate solo una volta e non è stata concessa nessuna
giornata alternativa per recuperare l’evento!

Con solo due allenamenti è impensabile, per delle agoniste, avere una crescita e una buona
preparazione per sostenere un campionato Under 16 e Under 18.

Capiamo benissimo che è una questione economica e che le ore migliori vengono date ad altre società, che hanno una maggiore disponibilità monetaria, ma quello che avevamo chiesto, era che venissero date comunque ore quando la piscina era libera anche in tarda serata.

Saremmo stati disposti a fare degli enormi sacrifici, e d’accordo con le ragazze, a farli fare anche a
loro. Invece non è stato fatto nulla e questo, come abbiamo già precedentemente rappresentato, è
sicuramente un danno per la società Nautilus, ma lo è sicuramente di più per le ragazze.

Da uomini di sport che hanno fatto parte della storia della pallanuoto di Civitavecchia, noi ci
saremmo aspettati un po’ di rispetto nei confronti delle ragazze, anche loro sono stati giovani sportivi, e sicuramente dopo la scuola, la cosa che desideravano era quella di fare sport, di allenarsi, tutti i giorni, per raggiungere il loro sogno che era quello di diventare dei forti giocatori e giocare in serie A, ma queste ragazze stanno perdendo terreno, perché non gli viene consentito di allenarsi come le loro pari età delle altre squadre.

Noi abbiamo spiegato alle nostre figlie qual è il problema, loro hanno capito e hanno dimostrato sicuramente più maturità, di coloro che, invece, stanno distruggendo il loro sogno.

Giusto nella giornata odierna, sono state fatte allenare in metà vasca dove c’erano le corsie, l’altra metà della vasca era vuota e senza corsie ed è rimasta così per almeno un’altra ora.

Quando una delle ragazze ha chiesto all’allenatrice se potevano andare nell’altra parte per palleggiare, gli è stato risposto che di la nonostante non ci fosse nessuno, non ci si poteva andare, praticamente erano state messe come delle galline in un pollaio. Ci stiamo impegnando per capire il motivo, ma proprio non riusciamo.

Rimaniamo sempre speranzosi, affinché si possa concludere questa vicenda e le ragazze possano
divertirsi nel loro ambiente preferito “l’acqua”.>>

Lettera firmata

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