Il caso riguardante gli assegni personali dati a dipendenti dell’Autorità portuale di Civitavecchia dal 2007 è stato chiuso senza addebiti.

La Corte dei Conti ha stabilito che non c’è colpa grave e gli ultimi due imputati, l’ex presidente Di Majo e l’ex segretario generale Macii, sono stati scagionati.

La decisione si basa sul fatto che Di Majo ha assunto l’incarico quando gli assegni erano già in corso, e la revisione richiesta sarebbe stata difficile.

Le indagini sono partite da una nota del 6 novembre 2019 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’ex presidente ha anche incaricato il segretario generale di verificare la regolarità degli assegni.

La Macii ha avviato una verifica dei costi del personale e ha proposto una revisione degli emolumenti.

N. C.


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