Si svolgerà domenica 11 giugno, alle ore 18, nel Parco della Rimembranza di Gorizia, l’inaugurazione del
nuovo lapidario dove sono elencati gli italiani uccisi o che furono deportati in Jugoslavia dai partigiani
comunisti e morirono nei campi di sterminio di Tito.
Sul monumento originario sono presenti 665 nominativi. Nel nuovo monumento, progettato
gratuitamente dall’architetto Barbara Fornasir e che si va ad aggiungere a quello esistente in un percorso
del ricordo davvero suggestivo, sono elencati ulteriori 97 nomi tra i quali anche il civitavecchiese Luigi
Avellino.
Era un maresciallo di Polizia, nato a Civitavecchia il 14 febbraio 1903, sposato e prestava servizio alla
Questura di Gorizia. Fu arrestato il 3 Maggio dai partigiani jugoslavi nella propria abitazione a Gorizia e
deportato in Slovenia, da dove non fece più ritorno. La dichiarazione di morte presunta porta la data del
31 Maggio 1945. Inoltre Il maresciallo Avellino prima di transitare nella Pubblica Sicurezza aveva prestato servizio
presso il Comando Gruppo dei Reali Carabinieri di Gorizia.
“Un giusto riconoscimento al nostro concittadino – dichiara Paolo Giardini, del Comitato 10 Febbraio di
Civitavecchia – la polizia pagò un alto tributo di sangue. Quasi tutti gli agenti della Questura di Gorizia
furono deportati e non tornarono più a casa. Questi crimini sono stati per troppo tempo dimenticati. È
ora che Civitavecchia ricordi questo suo figlio intitolando un luogo pubblico a Luigi Avellino.”
Non possiamo comunque dimenticare – conclude Olmi – per questo il Comitato 10 Febbraio continua la sua opera di
verità e informazione circa l’orrendo crimine delle foibe e sul dramma dell’esodo di tanti italiani dal
confine orientale d’Italia.”
Comitato 10 Febbraio Civitavecchia
Riceviamo e pubblichiamo