“Mi fa piacere – ha detto Poletti – rispondere all’amico Claudio La Camera, che conosco dall’adolescenza. A gennaio l’ho incontrato insieme ad un alto dirigente di CSP, suo compagno di partito, per una chiacchierata generale.
Se questa è macelleria sociale e non tutela della società e dei suoi lavoratori, dimmi tu.
Attenzione però! – ammonisce Paolo Poletti – che nessuno pensi di far passare il messaggio che votando chi è attualmente al Governo cittadino si garantirebbe la serenità occupazionale.
Sarebbe grave, sono convinto che non sia nella tua volontà e la tutela del lavoro è troppo importante per farne oggetto di polemiche o peggio ancora pensare di utilizzarla come merce di scambio elettorale.”
Riceviamo e pubblichiamo