A seguito della polemica scaturita da un articolo tecnico sui conti CSP della lista Uniti per Civitavecchia, a firma Antonio Carbone, al quale hanno risposto due candidati di Fratelli d’Italia, il candidato Sindaco Paolo Poletti, tirato in ballo, è voluto intervenire.

“Mi fa piacere – ha detto Poletti – rispondere all’amico Claudio La Camera, che conosco dall’adolescenza. A gennaio l’ho incontrato insieme ad un alto dirigente di CSP, suo compagno di partito, per una chiacchierata generale.

Si è parlato anche del futuro di CSP, senza possibilità di equivoci:

  • la cosiddetta “privatizzazione” non è nei miei programmi e non ne ricorre neppure l’esigenza;
  • occorre oculatezza nella gestione delle risorse, perché i limitati utili registrati nei due esercizi passati sono stati dovuti a circostanze “straordinarie”: venir meno di costi previsti e conseguimento di ricavi insperati (perdoneranno gli aziendalisti, ma è solo per far capire ai lettori).
    Perciò la gestione va migliorata perché i risultati non possono dipendere da circostanze fortuite. Questo è il senso delle considerazioni, precise, dettagliate e ben documentate, svolte dall’Avv. Carbone;
  • FUORI LA POLITICA DA CSP: gli amministratori devono essere PROFESSIONALI, liberi da pressioni politiche e vanno valutati sulla base dei risultati di bilancio e della qualità del servizi l’occupazione va tutelata, anche risolvendo il problema degli “interinali”: i contratti con le società fornitrici del lavoro sono stati più volte rinnovati anziché procedere ad assunzioni a tempo indeterminato
  • Bisogna investire sulla formazione del personale per “spostarlo” su servizi di maggior qualità: ausiliari ambientali, gestione della pubblicità, “logistica” della telemedicina (da avviare a breve), consegna farmaci a domicilio, potenziamento dei centri per il riuso ed economia circolare.
    L’incapacità di creare servizi di qualità è responsabile del più basso livello salariale dei lavoratori italiani rispetto ai colleghi europei. Nessun problema per i manager che le retribuzioni se le adeguano assai rapidamente;
  • Bisogna promuovere i servizi CSP su nuovi mercati per trovare più lavoro.

Se questa è macelleria sociale e non tutela della società e dei suoi lavoratori, dimmi tu.
Attenzione però! – ammonisce Paolo Poletti – che nessuno pensi di far passare il messaggio che votando chi è attualmente al Governo cittadino si garantirebbe la serenità occupazionale.

Sarebbe grave, sono convinto che non sia nella tua volontà e la tutela del lavoro è troppo importante per farne oggetto di polemiche o peggio ancora pensare di utilizzarla come merce di scambio elettorale.”

Riceviamo e pubblichiamo

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