Il leader della Lista Civica del Buon Governo: “Molto dipenderà dall’Amministrazione comunale”

La centrale a carbone è andata in pensione ben prima di quanto avesse stabilito la normativa specifica:
segno evidente che è il MERCATO a “imporre le scelte”.
Così come fu allora. Facciamo tesoro di questa verità per assicurare investimenti che siano efficaci allo Sviluppo socio economico.
Concordiamo pienamente con il Polo Civico quando sostiene che: “La dismissione della Centrale Enel è qualcosa che dovrà avvenire ma solo dopo che per la Città e per il territorio siano state create le condizioni affinchè il passaggio da uno stato di cose ad un altro avvenga indolore. Senza vinti né vincitori…”

Molto dipenderà dall’Amministrazione comunale, la nostra forza politica è disposta a dare il suo contributo purché si vada in questa direzione.
C’è un esempio quello di Brindisi che rimane un obiettivo minimo che si deve emulare. Quel capoluogo
della Puglia, è sede di una grande centrale carbone in dismissione come Civitavecchia, che ha strappato
“la realizzazione di una fabbrica per la lavorazione e l’assemblaggio dei pannelli solari prodotti nella
fabbrica 3S di Catania che serviranno per dare energia al sistema ferroviario del Paese.”
C’è la necessità di una sinergia istituzionale che veda nel Governo centrale il catalizzatore delle proposte.
Soprattutto Civitavecchia deve recuperare un ruolo attivo all’interno del Comitato della riconversione
delle centrali termoelettriche di Brindisi e di Civitavecchia il cui coordinatore designato è stato il
capoluogo pugliese soprattutto perché, nel recente passato, Civitavecchia ha collezionato qualche
assenza.

In questo scenario e soprattutto con il contraccolpo sociale che detta dismissione comporterà ogni
potenziale investimento merita attenzione ma ci sono paletti che non si possono ignorare.
Tra le proposte emerse c’è quella di una società del settore dell’automotive che punta a realizzare un
megaparcheggio soprattutto in tutta l’area nella quale è stato realizzato il “Bosco Enel” che fu una delle
prescrizioni ambientali (punto 3 del Decreto autorizzativo della centrale di TVN, nr.55 di febbraio 2003).
Le opere compensative sono opere con valenza ambientale non strettamente collegate con gli impatti
indotti dal progetto stesso, ma realizzati a parziale compensazione del danno prodotto, specie se non completamente mitigabile. Le misure di compensazione non riducono gli impatti residui attribuibili al progetto ma provvedono a sostituire una risorsa ambientale che è stata depauperata con una risorse
considerata equivalente.

La principale opera di compensazione ambientale realizzata è rappresentata dal “Bosco Enel” un’area di
40Ha costituita oggi da:
- 14.500 alberi;
- 92.400 arbusti e cespugli;
- 26.000 mq di prato.
come da foto in allegato.


Un’opera che ha comportato un investimento di oltre 13 milioni di euro oltre a quella consistente che è stata necessaria per la manutenzione dell’area.
Un’enorme area a verde che i cittadini disconoscono ma che costituisce, da qualche anno, un polmone
verde significativo per il Territorio.
Pensare alla sua eliminazione in considerazione delle motivazioni che l’hanno originata, in tempi in cui i
cambiamenti climatici stanno influenzando negativamente la Vita sulla Terra è sconcertante oltre che
illegittimo a seguito dell’entrata in vigore dal 18 agosto u.s. della normativa europea sul ripristino della
Natura Regolamento (UE) 2024/1991 del parlamento europeo e del Consiglio del 14 giugno 2024.

Sempre attigua a quell’area c’è n’è una che ospita ancora 2 serbatoi di circa 18 Ha perché non bonificarla
ed impiegare quella per il parcheggio?
Altre aree retro portuali possono soddisfare la suddetta richiesta di parcheggio seppure siano agricole grazie all’adozione della procedura della Zona Logistica Semplificata prevista dalla Legge n.205 del 27 dicembre 2017 (Legge di Bilancio), art.1 commi 61-65 al fine di creare condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi investimenti nelle aree portuali delle regioni più sviluppate, purchè includano almeno un’area portuale compresa nella rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) che si potrà pragmatizzare grazie al recente decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.77 del 2 aprile 2024 a proposto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 marzo 2024, n. 40 recante “Regolamento di istituzione Zone Logistiche semplificate”.

Gli strumenti ci sono tutti, impieghiamoli, sfruttiamoli ma cresciamo con equilibrio e senza depauperarci di quelle risorse ambientali realizzate con sacrifici.>>
Vittorio Petrelli. Lista civica il Buon Governo
Riceviamo e pubblichiamo

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