L’aumento dell’addizionale IRPEF allo 0,8% per far fronte al buco in bilancio lasciato dal mancato introito dei fondi Enel a partire dal 2026, non ci fa piacere ma non ci sorprende più di tanto.
L’amministrazione cinquestelle aveva già affrontato il problema e predisposto le necessarie contromisure.
L’ultima rata è stata pagata dal Comune nel 2021 e tale somma si aggirava sui 6 milioni di euro, cioè
all’incirca la cifra che verrà a mancare dal 2026.
Purtroppo tale economia di spesa si è dissolta come neve al sole, in quanto l’amministrazione Tedesco ha
progressivamente aumentato le spese strutturali.
L’amministrazione di centrodestra da quando si è insediata sapeva benissimo a cosa si andava incontro
ed ha avuto cinque lunghissimi anni per programmare nuove entrate, ma invece ha pensato bene di
bruciare le soluzioni che già aveva a portata di mano.
Adesso per far fronte a tutto ciò l’attuale amministrazione giallorossa si trova costretta ad aumentare
l’addizionale IRPEF dallo 0,6 allo 0,8%.
Il lato paradossale è che l’assessore Tuoro, anche se con amministrazioni differenti e a distanza di anni, si trova a dover risolvere lo stesso problema due volte.
Insomma siamo alle solite, ci sono amministrazioni vocate a risolvere i problemi, altre che i problemi li creano o nella migliore delle ipotesi se li trascinano.
Se prima delle elezioni temevamo che un secondo mandato di centrodestra sarebbe stato devastante, adesso ne siamo assolutamente convinti.
Comunicato stampo di M5S – Gruppo Territoriale di Civitavecchia
Riceviamo e pubblichiamo