Domani 9 marzo alle 21 e domenica alle 19. Il riscatto dell’attore non protagonista.

Il riscatto di Baldassarre. Sì proprio lui, il messaggero che nel “Romeo e Giulietta” di Shakespeare informa il suo padrone della morte dell’amata, in realtà dormiente, e provoca il suicidio di quest’ultimo seguito da quello di Giulietta poco dopo.

Così un personaggio di contorno acquisisce un ruolo centrale. E’ questo il significato de “La particina. Il vero protagonista di Romeo e Giulietta”, lo spettacolo in scena domani alle 21 e domenica alle 19 al Nuovo Sala Gassman, partorito dall’intelligentissima penna dal Premio Strega Giuseppe Manfridi che sarà in scena con il figlio Lorenzo. La regia è di Claudio Boccaccini.

Un lavoro originale, che muovendo dai grandi classici accompagna lo spettatore dentro la filosofia dello spettacolo. Lo stesso Manfridi, novello Virgilio, accoglierà infatti il pubblico all’esterno della sala presentandosi come una guida con un pesce in mano: una tinca, pesce d’acqua dolce che si nasconde nei fondi melmosi, ma che ne gergo teatrale identifica un attore con poche battute e scarsa importanza per l’azione, per l’appunto una “particina”.

Ma l’autore spiega che senza Baldassarre, senza quella “particina”, in realtà, “Romeo e Giulietta” non sarebbe esistito e quindi il messaggero ne diventa il seppur involontario protagonista.

Dunque, una metafora teatrale che diventa anche metafora di vita, sottolineando l’importanza che ognuno può avere nella propria esistenza.

Il botteghino del teatro Gassman sarà aperto come sempre oggi dalle 17 alle 20 e domani e domenica da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Per informazioni tel. 328/1224154.

Riceviamo e pubblichiamo

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