A questo punto, lasciando da parte ogni sterile ed inutile vis polemica, solo finalizzata a lucrare qualche
consenso, se viene anteposto l’interesse generale, come pensiamo si debba fare, occorre darsi da fare
concretamente per sviluppare quelle iniziative che sole possono impedire quella che riteniamo una grave
offesa ambientale.
La lettura della determina assunta dal responsabile della Conferenza di Servizio lascia aperti tutti gli
interrogativi che già avevamo posto ed emergono in tutta evidenza, a nostro avviso, lacune che si
prestano ad un efficace ricorso per le vie amministrative.
La prima condizione essenziale perché si possa con ragionevole fiducia impedire la realizzazione del
Biodigestore, a tutela dei nostri interessi territoriali, attraverso la via giudiziaria è che in primo luogo non
si facciano speculazioni e che con grande spirito unitario si determini un clima di reale e solidale
collaborazione tra tutti, con i Comuni vicini in particolare, che al pari di noi hanno titolo ad intervenire nel
contenzioso e che possono dare maggiore forza formale e sostanziale all’iniziativa.
Per quanto ci riguarda noi ci siamo e confermiamo la nostra disponibilità alle azioni che saranno utili ad una positiva definizione della vicenda.
Riceviamo e pubblichiamo
Partito Democratico di Civitavecchia