Monte Abatone, dalle ricerche del marchese Campana agli scavi recenti
Per il ciclo di incontri I giovedì dell’Archeologia, organizzati dal Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia in collaborazione con il Comune di Civitavecchia, in programma il giovedì alle ore 17.00 presso la Biblioteca Comunale “ “A. Cialdi”, Piazza Calamatta, 18 – Civitavecchia
GIOVEDI’ 07 APRILE 2022 Marina Micozzi (Univ. Tuscia, Viterbo)Monte Abatone, dalle ricerche del marchese Campana agli scavi recenti
Monte Abatone, la seconda necropoli urbana di Cerveteri per estensione, è ancora poco nota, nonostante che importanti scoperte archeologiche vi siano state effettuate già nella prima metà dell’Ottocento e che negli anni ’50 e ‘60 dello scorso secolo la Fondazione Lerici di Milano, grazie alla rivoluzionaria applicazione dei primi sistemi di indagini geofisiche, vi abbia individuato e scavato ben 641 tombe.
Dal 2018 le università della Tuscia, della Campania “L. Vanvitelli”, di Urbino e di Bonn conducono nuove indagini di scavo nella necropoli, nell’ ambito di un progetto di ricerca internazionale condotto in accordo con la Soprintendenza per la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale.
Per la prima volta si è indagata l’area esterna alle tombe, portandone allo scoperto i tumuli e i dromoi d’accesso, che le indagini della Fondazione Lerici, indirizzate principalmente a contrastare le attività dei clandestini, avevano dovuto tralasciare.
La possibilità di valutare le relazioni fisiche tra le tombe ha cambiato definitivamente la percezione della necropoli di Monte Abatone, permettendo di riconoscere, anche in uno spazio molto ristretto, una sequenza cronologica ininterrotta, secondo un modello di gestione dello spazio improntato a continuità, che copre l’intera età orientalizzante, con esempi di tutte le tipologie tombali in uso a Cerveteri tra la fine dell’VIII e la prima metà del VI sec. a.C.