Il caos sul futuro dell’impianto di Torrevaldaliga nord gestito ora da Enel è palese. Lo scontro politico sull’eolico e le alternative.

Siamo dinanzi a una questione molto scabrosa per la città di Civitavecchia, ovvero quella riguardante il futuro di Torrevaldaliga nord.

L’ENEL, che tutt’ora ne gestisce le sorti, ha annunciato che in un futuro sempre più vicino il numero di operatori necessari diminuirà drasticamente passando da 180 a 40 addetti.

Questo è il risultato di una transizione ecologica progettata in maniera confusionaria e ciò ricadrà sulle spalle dei lavoratori che operano da anni all’interno dell’impianto.

Civitavecchia, il futuro di Torrevaldaliga nord è un rebus
Civitavecchia, il post-carbone di Enel è un rebus (Commons.wikimedia.org) – Talkcity.it

Intanto, la questione sta divenendo sempre più politica, con le parti ben schierate sulle alternative da loro più apprezzate.

Da Palazzo del Pincio, il sindaco non sembra volere altro che affidarsi a un impianto off-shore eolico, ma il governo ha fatto capire che non sarà Civitavecchia un sito che godrà dei fondi destinati a questo progetto.

Infatti, una serie di missive scambiate fra il primo cittadino civitavecchiese e il Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla sicurezza e lo stato delle città italiane, l’onorevole Alessandro Battilocchio, rendono chiaro quanto il dibattito sia acceso.

Sulla possibilità della realizzazione di un hub eolico nazionale, l’onorevole Battilocchio insieme al Presidente della Commissione Ambiente, l’onorevole Mauro Rotelli, dubitano che sia attuabile.

“Non sembrano esserci segnali concreti da parte di investitori interessati a tale progettualità”, hanno scritto nella lettera inviata al sindaco Piendibene. Dal canto suo, però, quest’ultimo si auspica vi possano essere dei fondi stanziati dal governo per poter portare a termine tale progetto.

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Proprio in questi ultimi giorni è andato in scena un incontro fra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il capo della BlackRock, Larry Fink. Si tratta di una società d’investimento, con sede a New York, e che nel 2023 vantava ben 10.000 miliardi di dollari di patrimonio.

Prima di tale incontro, Flink ha parlato approfonditamente con l’AD di ENEL Flavio Cattaneo, visto il suo interesse ad acquisire beni strategici a basso costo, proprio come le centrali a carbone italiane in fase di dismissione, per poterne fare dei datacenter da affittare a Google, Microsoft e tante altre aziende che operano con l’intelligenza artificiale.

Tvn Civitavecchia, futuro sempre più misterioso
Torrevaldaliga nord Civitavecchia, le posizioni politiche (Commons.wikimedia.org) – Talkcity.it

L’invito degli onorevoli della destra al governo, Battilocchio e Rotelli, al sindaco Piendibene potrebbe virare in questa direzione. “Ci rendiamo disponibili a poter discutere su questi e altri temi tramite un incontro congiunto, coinvolgendo sia la Regione Lazio che il Governo nazionale”, hanno affermato i due nella missiva del 4 ottobre inviata al primo cittadino civitavecchiese.

Dal canto suo, però, il sindaco ha affermato che oltre alla necessità di stanziare fondi pubblici per poter dar vita all’eolico, vi sono anche dei privati di alto livello pronti a investire sullo strategico territorio di Civitavecchia.

Nel dibattito è intervenuta anche Emanuela Mari di Fratelli d’Italia, membro della Commissione Lavoro e Formazione del Consiglio Regione del Lazio. “La transizione energetica e la crescita del porto non devono lasciare indietro nessuno”, ha affermato la consigliera regionale.

“Alcune prese di posizione ideologiche rischiano di far saltare gli investimenti”, ha poi sottolineato, dimostrandosi disponibile a convocare gli Stati generali del Lavoro.

Michelangelo Loriga

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