Impietoso quadro del Consigliere della Lega: “L’Amministrazione Piendibene non ascolta la città e non conosce i veri problemi”

Durante un’intervista in diretta a TalkCity Webradio, il consigliere comunale di opposizione Antonio Giammusso, capogruppo della Lega a Civitavecchia e consigliere metropolitano, ha lanciato un forte messaggio politico e sociale: “I cittadini chiedono di essere ascoltati”.

Una frase che sintetizza, secondo lo stesso Giammusso, un anno di amministrazione comunale caratterizzato da distanza, inefficienza e mancanza di dialogo con la popolazione.

Nel corso dell’intervento, Giammusso ha denunciato una situazione crescente di disagio e insicurezza in città, citando episodi recenti di cronaca e criticando la scarsa presenza delle forze dell’ordine nelle ore notturne.

Ha inoltre sottolineato come la cosiddetta “movida” stia causando danni ai commercianti del centro, senza che l’amministrazione ponga un freno concreto.

Particolare enfasi è stata posta sulla gestione delle risorse pubbliche: dal controverso parcheggio a pagamento presso il Tribunale, che costerà circa 260.000 euro, fino al presunto spreco di fondi da parte della municipalizzata CSP.

“La città è sporca, i servizi sono scadenti, ma le tasse aumentano. Dove sono i risultati?” ha dichiarato Giammusso.

Ha poi attaccato frontalmente la giunta del sindaco Piendibene, accusandola di immobilismo, scarsa produttività amministrativa e assenza di progettualità reale.

“Ci sono assessori incollati alla sedia che in un anno non hanno prodotto nulla, nemmeno una delibera significativa”, ha affermato, aggiungendo che in molti casi mancherebbero persino le strutture organizzative minime per lavorare efficacemente.

Un altro punto critico sollevato riguarda l’apparente isolamento del sindaco stesso, descritto come “solo” all’interno della sua maggioranza, con consiglieri inesperti o assenti.

“L’unico motore amministrativo è il primo cittadino, ma senza squadra non si governa”, ha commentato il consigliere leghista.

Infine, Giammusso ha rivendicato l’importanza del confronto politico e della libertà d’espressione, anche in merito a eventi culturali controversi come la presentazione del libro del generale Vannacci, sottolineando come il diritto al dissenso non debba mai tradursi in censura o aggressione verbale.

Il suo intervento si è chiuso con un monito: “Quando amministri male, perdi il contatto con la gente. E senza ascolto, si perdono anche i voti”.

Un messaggio chiaro alla giunta in carica e, soprattutto, un appello alla cittadinanza per un risveglio civico e partecipativo.

TalkCity.it Redazione

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