<<In un clima di generale disaffezione e sfiducia dei cittadini verso la politica, le amministrazioni e il loro operato, e soprattutto dopo il voto in Sardegna, ci saremmo aspettati che le alte sfere dirigenziali dei partiti di centrodestra avessero fatto tesoro dell’esperienza negativa, individuando per tempo un candidato a Sindaco unitario, sulla base di una “scelta condivisa” con i rappresentanti del territorio che meglio conoscono le esigenze dei cittadini e le politiche necessarie per rilanciare Civitavecchia.
Invece, ci troviamo a poco più di due mesi dalla data del voto in una situazione di impasse, dove i “decisori” non decidono, non ascoltano e non condividono, anzi, ognuno da una versione diversa in funzione del referente locale che vuole favorire.
Eppure, il fatto che la “questione Civitavecchia” sia stata portata al tavolo nazionale, dovrebbe certificare l’importanza che la nostra città riveste per l’economia e lo sviluppo di tutto il centro Italia.