I dati emersi sulle persone indigenti a Civitavecchia sono preoccupanti. Le case per alcuni senza fissa dimora, però, possono aiutare. Assessorato ai Servizi Sociali funziona
Una recente intervista rilasciata da parte dell’Assessora ai servizi sociali del Comune di Civitavecchia, Antonella Maucioni, ha fatto emergere dei dati preoccupanti. Sempre dalle sue parole, però, si evince che ci sono delle case pronte per poter mettere un tetto sulla testa ad alcuni senza fissa dimora.
Sono ben 35 quelli che necessitano del servizio di Housing sociale, mentre 1200 i cittadini che richiedono sostegno ai servizi sociali.

All’interno di uno stabile sito in via Giusti sono stati allestiti degli appartamenti pronti ad ospitare alcune persone in una condizione di estrema indigenza economica.
Il progetto è stato finanziato tramite 1.400.000 euro di fondi del PNRR. Entro la fine dell’anno è prevista l’inaugurazione ma, nel mentre, l’Assessora Maucioni ha affermato che sono già pronti.
A due passi dalla chiesa della cattedrale, quindi, sorgerà una casa famiglia capace di venire incontro alle esigenze di alcuni residenti in città che non hanno una dimora.
“Manca solamente l’affidamento della gestione per poter partire col progetto”, ha affermato l’Assessora (Fonte: Tusciaweb.eu).
Housing sociale, il progetto a Civitavecchia sta per partire
Ci troviamo dinanzi a una questione molto delicata ma l’amministrazione comunale si sta impegnando per poterla risolvere in tempi brevi. Per poter mitigare le difficoltà di ben 1200 cittadini civitavecchiesi, i servizi sociali possono essere molto utili.
“Le criticità sono diversificate e non dipendono solo da condizioni di povertà”, ha affermato l’assessora ai servizi sociali di Civitavecchia.

Il progetto Housing first di via Giusti è un grande passo in avanti verso il miglioramento delle condizioni economiche dei senza fissa dimora che risiedono a Civitavecchia.
“Sono 35”, fa sapere l’assessora Antonella Maucioni, la quale pochi mesi fa aveva affermato che gli appartamenti andranno a persone che stanno affrontando periodi di difficoltà limitati nel tempo.
L’obiettivo dell’amministrazione, quindi, è quello di rendere continuo anche un servizio di dormitorio che copra 12 mesi all’anno (non solo alcuni periodi) e quello del Centro Servizi.
Quest’ultimo ha subito un ritardo per via della ditta appaltatrice, quindi potrà essere concluso non prima di inizio 2025.
Saranno 8 i posti disponibili per l’Housing temporaneo, dislocati in due abitazioni. A prendersi cura dei fruitori saranno un equipe di operatori sociali e un team che aiuti nel reinserimento sociale. Gli esperti che agiranno per migliorare le condizioni economiche degli ospiti saranno un operatore sociale, un assistente sociale, uno psicologo, un educatore, un mediatore culturale e un operatore socio-sanitario.
Michelangelo Loriga

