Il regista, Sindaco Capitolino per un giorno, passeggia tra le strade di campagna senza sapere che quella non è Roma

Carlo Verdone Sindaco per un Giorno

A Roma c’è un’abitudine dura a morire: quella delle passeggiate salvifiche, delle visite folcloristiche e delle promesse lampo che durano giusto il tempo di una telecamera accesa.

L’ultima puntata? Carlo Verdone, promosso “sindaco per un giorno”, portato in visita a Tragliatella come fosse un set pittoresco, una cartolina rurale da mostrare al grande pubblico.

Peccato che la scenografia non fosse neppure del Comune di Roma, perché la rigogliosa radura dove l’attore-regista è stato immortalato, tra sorrisi e strette di mano, appartiene in realtà ad un territorio diviso tra tre Comuni.

Ma questi sono dettagli, no? Dettagli che pesano solo sulle spalle di chi ci vive da una vita, non certo per chi arriva, guarda, sorride e va via.

Tragliatella non è un quartiere: è un’incudine amministrativa, un territorio spaccato tra Roma, Fiumicino e Anguillara. Un limbo istituzionale che fa comodo a molti — soprattutto in periodo elettorale — perché qui i voti valgono triplo e i disagi non fanno rumore.

E allora ecco la visita del “sindaco per un giorno”, guidato tra campagne e sterrati come un turista VIP, mentre la realtà rimane sullo sfondo: decenni senza rete fognaria, strade dimenticate, servizi distribuiti a macchia di leopardo.

Ora, improvvisamente, annunciano l’inizio dei lavori. Sarà un caso? Sarà coincidenza? Sarà… campagna elettorale?

Intanto Verdone attraversa la borgata come fosse un documentario, ignaro — o almeno così sembra — del fatto che molti dei luoghi mostrati non ricadono nemmeno sotto l’amministrazione che quel giorno finge di guidare.

Una sceneggiatura un po’ confusa, diciamolo.

Nel frattempo i residenti osservano, con quella pazienza che solo chi vive da generazioni in una terra dimenticata può permettersi.

“Manca la fogna, ma non la dignità”, ricorda uno di loro.
Parole sagge, che suonano come uno schiaffo (meritato) a chi vede la borgata solo come sfondo per una foto.

C’è chi coltiva, chi ripara trattori, chi insegna ai figli a guardare il cielo invece del telefono. Loro non hanno bisogno del Sindaco per un giorno: hanno bisogno di un Comune per tutti i giorni.

E mentre una signora scherza dicendo “Siamo più vicini al mare che al Campidoglio”, a Roma staranno già archiviando la visita come un successo mediatico.

Ma Tragliatella, dopo decenni di attesa, chiede qualcosa di più di un selfie famoso:
chiede che qualcuno la riconosca davvero, non solo la utilizzi per farsi vedere.

Il sole tramonta, le telecamere si spengono, Verdone festeggia il suo compleanno altrove.
Tragliatella resta qui, come sempre. Con la sua terra, i suoi problemi e la sua forza.

Non vuole passerelle. Non vuole celebrazioni.
Vuole che chi amministra — chiunque esso sia — sappia almeno dove sta camminando.

E già questo, a volte, sarebbe rivoluzionario.

TalkCity.it Redazione

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