Noi Moderati la stampella della Gubetti… decisivo il ruolo di Nicolò Accardo

La crisi politica che ha attraversato il Comune di Cerveteri negli ultimi mesi ha registrato un punto di svolta: il consigliere comunale Nicolò Accardo, esponente della lista Noi Moderati, ha annunciato ufficialmente che non firmerà la mozione di sfiducia al sindaco Elena Gubetti.

Una decisione che, di fatto, consente all’attuale amministrazione di centrosinistra di proseguire il proprio mandato, seppur in una situazione di equilibrio instabile.

Il voto di Accardo, entrato in Consiglio nel 2022 con Fratelli d’Italia, si è rivelato determinante.

Senza la sua adesione, la mozione di sfiducia promossa da parte dell’opposizione, non raggiunge il numero necessario di firme per essere presentata.

La sindaca Gubetti può quindi continuare a guidare la città, anche se con una maggioranza risicata e potenzialmente fragile.

La scelta di Noi Moderati, formazione politica che a livello nazionale sostiene il Governo Meloni e partecipa alla maggioranza di centrodestra nella Regione Lazio, ha sollevato interrogativi e riflessioni nel panorama politico locale e regionale.

A Cerveteri, invece, il sostegno (o quantomeno la non opposizione) all’amministrazione di centrosinistra rappresenta un caso atipico che potrebbe generare discussioni anche a livello partitico.

Resta da capire se questa posizione, presa a titolo personale o in linea con indicazioni più ampie, avrà conseguenze nei rapporti tra Noi Moderati e i suoi alleati di centrodestra,

sia a Roma che nei territori limitrofi, come Ladispoli, dove la formazione è parte attiva della maggioranza.

Intanto, la situazione a Cerveteri continua a destare preoccupazione tra i cittadini.

Diversi i temi sul tavolo: emergenze nei servizi essenziali, come la carenza d’acqua nella frazione de I Terzi, la presenza di discariche abusive a Cerenova e Campo di Mare, e lo stato di degrado delle strade rurali, tra cui quelle di Borgo San Martino.

In questo contesto, l’equilibrio politico raggiunto appare tutt’altro che solido, con un Consiglio comunale spaccato e una maggioranza dipendente dalle scelte di un singolo consigliere.

Il quadro è dunque in continua evoluzione.

Resta da vedere se la decisione di Accardo rappresenti un punto di stabilizzazione o l’inizio di una nuova fase di incertezza.

I prossimi mesi diranno se l’amministrazione Gubetti riuscirà a consolidare la propria posizione o se si apriranno nuovi scenari politici.

TalkCity.it Redazione

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