In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, Cerveteri propone una maratona di cultura, riflessione e memoria.

Ogni anno, il 25 novembre, il mondo si ferma per ricordare, per riflettere, per agire.
Ma a Cerveteri non ci si limita a una celebrazione simbolica. Qui, la memoria si fa voce, la cultura diventa azione, l’arte un linguaggio che urla “basta”.
L’Amministrazione comunale, insieme a una rete di realtà associative come Auser Civitavecchia, Scuolambiente, CSV Lazio e Mondadori Bookstore, ha costruito un’intera giornata di eventi aperti alla cittadinanza, per dire con forza che la violenza contro le donne non è un fatto privato. È una questione collettiva.

Il programma si aprirà alle 10:30 nella sala consiliare del Palazzo Granarone con la presentazione del libro “Le due vite di Linda” di Linda Moberg e Mauro Valentini, moderata da Simona Berterame.
Un’opera che racconta la forza e la rinascita, quella possibilità di riscrivere la propria storia anche dopo il buio.
Dalle 15:00 ci si sposterà in Piazza Santa Maria, nella storica Sala Ruspoli, per l’inaugurazione della mostra d’arte “Donna allo Specchio” a cura dell’associazione InArte: opere che raccontano, riflettono, restituiscono dignità alle storie spezzate.

Alle 15:30 inizierà il convegno “Ferite visibili e nascoste – la violenza in tutte le sue forme”, aperto dai saluti istituzionali della sindaca Elena Gubetti, dell’assessora Francesca Cennerilli e della delegata all’istruzione Romina Vignaroli.
Interverranno esperti, operatrici antiviolenza, psicologhe, forze dell’ordine, medici, avvocate, tra cui la dott.ssa Ileana Aiese Cigliano del Centro Antiviolenza Le Farfalle.
Il tutto intervallato da momenti musicali curati dalla soprano Elena Danusia Socea, che interpreterà brani di Puccini, Verdi, Bellini e Paolo Tosti.

In chiusura, spazio alla lettura teatrale “Silvio e Febe” con Ilaria Sartini e Demian Aprea.
Una giornata forte, costruita con rispetto e con l’urgenza di tenere alta l’attenzione. Perché le statistiche non bastano più.

Perché ogni nome sulla lista delle vittime è una storia che ci riguarda. E perché, come ha sottolineato la sindaca Gubetti,
“il Centro Antiviolenza è un presidio di civiltà che deve continuare a vivere grazie al sostegno di tutti noi”.
Tanti comuni fanno la loro parte. Ma tutti dovrebbero farlo. Perché la violenza sulle donne non è un problema di qualcun altro. È di tutti. E il silenzio, anche quello, fa male.

Basta una voce, un gesto, un momento di ascolto. Ogni 25 novembre deve lasciare il segno. Sempre.
Dino Tropea TalkCity Cerveteri
Dino Tropea è scrittore e autore di tre libri: Lasciato Indietro (Armando Editore), Ombre e Luci di un Cammino (Laura Capone Editore) e Il regno sommerso di Coralyn (VJ Edizioni Milano). La sua scrittura, empatica ed evocativa, intreccia narrativa, poesia e riflessione sociale, con un’attenzione particolare ai temi della resilienza, della memoria e della speranza.
Oltre all’attività letteraria, è redattore per Mondospettacolo.com e TalkCity.it, dove racconta eventi, musica, teatro e cultura con uno stile coinvolgente e appassionato. Cura progetti editoriali come curatore letterario e conduce programmi radiofonici che danno voce a storie di rinascita, arte e impegno sociale.
Per conoscere meglio il suo percorso, leggere i suoi articoli e seguire le sue attività, è possibile visitare dinotropea.it, punto di accesso ai suoi profili social ufficiali.
