A Cerveteri nasce il primo Centro Antiviolenza territoriale, per combattere la violenza sulle donne. Un
servizio di accoglienza e supporto alle donne e ai loro figli minori, vittime di violenza o che si trovino
esposte a minacce di ogni forma, indipendentemente dal luogo di residenza.
Questa mattina il Comune di Cerveteri ha pubblicato il bando per l’affidamento del servizio che avrà un
costo omnicompensivo di 67mila euro.
“Il Centro Antiviolenza è uno spazio indispensabile sul quale abbiamo lavorato intensamente – dichiara il
Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci – e finalmente, grazie a un finanziamento della Regione Lazio anche
la nostra città può vantare un servizio come questo.
Ringrazio l’Assessora Regionale alle Politiche Sociali Enrica Onorati, che ha risposto prontamente alla nostra richiesta consentendoci di ottenere il finanziamento necessario”.
“È una vergogna che ancora oggi i casi di violenza contro le donne siano all’ordine del giorno – prosegue Pascucci – come Amministrazione comunale da anni ci battiamo con iniziative e progetti finalizzati a contrastare questo fenomeno inaccettabile, radicato e trasversale alla nostra società.
In tutti questi anni il nostro territorio ha potuto fare affidamento su una fitta rete di Associazioni, che hanno lavorato per mantenere aperto lo Sportello Antiviolenza e che hanno fatto un capillare lavoro di sensibilizzazione all’interno della città, chiedendo a gran voce la nascita di questo Centro e ringrazio tutte le donne che fanno parte di questa rete importantissima”.
Ringrazio tutto il personale del nostro Servizio Sociale, ed in particolar modo la Dottoressa Giorgia Medori e il Dirigente Dottor Antonio Lavorato per il grande lavoro svolto”.
Sono ammessi a presentare la propria candidatura alla gestione del centro, Associazioni e Organismi prive
di scopo di lucro che siano iscritte agli Albi/registri regionali del volontariato, della promozione e della
cooperazione sociale o iscritte ai registri regionali delle Onlus presso l’Agenzia delle entrate, che abbiano
all’interno del proprio Statuto i temi del contrasto alla violenza di genere, del sostegno, della protezione e
dell’assistenza delle donne vittime di violenza e che abbiano collegamenti con le case rifugio presenti sul
territorio regionale.
Tra le attività richieste dall’avviso pubblico, che il centro sia aperto almeno 5 giorni alla settimana, compresi i giorni festivi e che abbiano un numero di telefono dedicato attivo 24 ore su 24, anche collegandosi al numero di pubblica utilità 1522.
Comunicato del Comune