C’e’ anche Tolfa ne “I Cammini di Sant’Egidio”

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Un percorso turistico religioso attraverso l’Italia nel segno dell’Abate di Saint-Gilles. In un libro di Salvatore Puglisi, pubblicato da Historica / Giubilei Regnani, illustrato il progetto che coinvolge 26 località italiane e la Comunità di Sant’Egidio. Tra le tappe anche Camerata Nuova, Filacciano, Rocca di Cave e Tolfa (Roma)

Ventisei località in tutta Italia, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta. Un denominatore comune: il culto per il patrono Sant’Egidio. E un sindaco “visionario” che immagina un percorso di turismo religioso tra fede, cultura, arte e tradizioni, sul modello del cammino di Santiago di Compostela o della via Francigena, denominato “I cammini di Sant’Egidio”.

È, in sintesi, il progetto esposto nel libro I cammini di Sant’Egidio.

Tra turismo religioso, pubblica amministrazione e cultura ecclesiale, scritto da Salvatore Puglisi, primo cittadino di Linguaglossa (Catania), e pubblicato da Historica / Giubilei Regnani nella collana Saggistica.

Il volume è corredato dai saggi introduttivi di:

  • Emiliano Abramo, presidente della Comunità di Sant’Egidio di Catania;
  • Matteo Cantori, docente di Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa all’università “Niccolò Cusano” di Roma;
  • Salvatore Castorina, Governatore della Confraternita di Sant’Egidio Abate di Linguaglossa;
  • Fausto De Maria, sindaco di Latronico;
  • don Roberto Fucile, direttore regionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport;
  • Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio di Roma;
  • Manlio Messina, assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana.
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Salvatore Puglisi

Il progetto, come si racconta nel volume, è nato dall’unione di due differenti aspirazioni, religiosa e laica.

La prima, in capo al sacerdote don Orazio Barbarino e alla Confraternita di Sant’Egidio Abate di Linguaglossa, promotori nel 2015 del gemellaggio tra la comunità etnea e quella francese di Saint-Gilles du Gard.

L’altra avviata nel 2017 dal sindaco  Puglisi, che ha creato una rete con i Comuni egidiani. Grazie al coinvolgimento della Comunità di Sant’Egidio di Roma, nel 2018 si è tenuto il primo incontro tra i rappresentanti dei Comuni.

Nel 2019, nella Sala stampa della Camera dei Deputati, alla presenza del segretario generale della Comunità di Sant’Egidio, Cesare Zucconi, e di altre autorità è stato siglato un protocollo d’intesa per dare vita a una rete di condivisione sociale, culturale e religiosa e attuare iniziative tese a rafforzare le relazioni di amicizia e scambio tra le località coinvolte, creando un circuito virtuoso di iniziative religiose, turistiche, culturali e commerciali, in vista del 1300esimo anniversario della morte del Santo (2020).

La pandemia ha poi costretto a cancellare o rimandare le attività in calendario, ma non ha fermato il percorso di aggregazione culminato il 7 marzo di quest’anno con la prima Conferenza dei Comuni egidiani a Linguaglossa, sotto il patrocinio della Conferenza Episcopale Siciliana.

Nell’estate appena trascorsa gli scambi tra le comunità di Latronico e Linguaglossa hanno portato le rispettive comunità sui luoghi di culto egidiano, alla scoperta delle rispettive bellezze paesaggistiche e culturali.

Innumerevoli le ricadute del progetto, dal recupero alla valorizzazione di beni culturali ed ecclesiastici e al ripopolamento di borghi e piccoli comuni grazie alla maggiore attrattività economica, dall’implementazione della coesione sociale alla possibilità di creare una massa critica per attrarre fondi comunitari, senza calcolare le implicazioni di natura religiosa, spirituale e immateriale.  

Giovanni Criscione – giornalista Odg Sicilia

Riceviamo e pubblichiamo

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